DIOR SFILA A MUMBAI: LA COLLEZIONE FALL 2023 OMAGGIA IL LEGAME TRA IL BRAND E L’INDIA

Di Elena Sbrescia

Dior sfila al Gateway of India di Mumbai. La collezione Fall 2023, che narra del legame che il brand ha con l’India, si compone di richiami d’archivio, una celebrazione del craftsmanship e dell’empowerment femminile.

«È un sogno che si realizza…» racconta la stilista Maria Grazia Chiuri durante la sfilata Fall 2023 di Dior, «Con questo spettacolo voglio celebrare l’India, l’incredibile cultura di questo Paese in termini di ricami e artigianato. Voglio celebrare la lunga amicizia con Chanakya. Voglio celebrare le donne indiane». Meraviglioso l’arco-monumento, che si trova dinnanzi al Gateway of India e che venne ideato all’inizio del XX secolo nella città di Mumbai, fa da cornice alle bellissime creazioni della linea che vogliono raccontarci Il magico legame tra la Francia e l’India di Dior. «Ho sentito la necessità di far vedere e valorizzare il behind the scene» un lavoro artistico fatto di manifattura artigianale e savoir-faire portato avanti dai métier d’art di Dior in India. Saltano all’occhio i ricami, creati dall’iconico atelier di embroidery tradizionale indiano Chanakya, guidato oggi dalla figlia del fondatore nonché direttrice creativa Karishma Swali, che collabora da 30 con Maria Grazia Chiuri con cui nel 2016, hanno fondato insieme la prima scuola di ricamo femminile. La loro forza d’animo ha ispirato il lavoro di tante artiste femministe che hanno lavorato insieme alla maison francese: esempio le creazioni tessili del setting di Judy Chicago, oppure Eva Jospin, che si era ispirata alla magnifica Sala dei Ricami di Palazzo Colonna a Roma per ideare l’installazione ambientale che si estendeva per 350 m2.

LA COLLEZIONE FALL 2023 DI DIOR

La linea prende vita attraverso motivi tradizionali, fiori, forme geometriche, collegamenti a sahri e dei preziosi dettagli basati sul decoro indiano che vanno dalle paillettes agli strass d’argento, fino alle stampe caleidoscopiche situate sui pigiami di seta, le camicette e gli abiti. Tra i must have della collection troviamo anche dei capi realizzati negli anni ’50 da Marc Bohan e dalla Principessa Gayatri Devi, una donna molto potente e ribelle nata nel XX secolo. «Credo che con questa collezione emerga la forte la spiritualità e l’accoglienza di questo Paese. Ogni volta resto colpita che all’arrivo, qui, ti fanno indossare una collana di fiori e ti danno una benedizione per sentirti subito più accolta. Ma la cosa più importante è riconoscere il valore culturale dell’India e di come, a mio avviso sia stato un grande stimolo per la creatività». La sfilata si presenta come un omaggio al legame tra Dior e l’India, e alle donne forti e rivoluzionarie che ancora oggi riescono a creare storia e cultura attraverso le loro mani.

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