Louis Vuitton debutta con la nuova collezione Cruise 2024 all’Isola Bella sul Lago Maggiore. Nicolas Ghesquière porta in scena la sua personale fantasia italiana, prendendo ispirazione dal mondo acquatico e quello botanico.
Sull’Isola Bella, seconda isola più grande dell’arcipelago delle Isole Borromee sul Lago Maggiore, è stata presentata la sfilata Cruise 2024 di Louis Vuitton. Un evento del tutto inaspettato, visto che si tratta della primissima volta che il palazzo di proprietà della famiglia Borromeo ospita una sfilata, e internazionale, dato il quantitativo numerico di special guest come Oprah Winfrey, Jennifer Connelly, Cate Blanchett, Emma Stone, Catherine Deneuve, Fedez e Chiara Ferragni e il nuovo direttore creativo della linea uomo di Louis Vuitton Pharrell Williams.
LA COLLEZIONE CRUISE 2024 BY LV
In passerella capi sartoriali in continuo rinnovamento. Nicolas Ghesquière ha presentato le nuove creazioni della collezione Cruise 2024 negli interni seicenteschi del Palazzo Borromeo. Una location quasi metafisica che ha trasportato gli ospiti in uno storytelling unico, e in un attimo palazzo prende vita con creature marine simili a sirene. «Creature alla deriva che abbandonano le dimore acquatiche per la scoperta delle meraviglie terrestri» si legge sulla nota stampa. La passerella si anima con le modelle che sfilano nei giardini botanici, di fronte all’anfiteatro con le statue del Vismara – luogo simbolico dove la famiglia Borromeo ideava le rappresentazioni teatrali – per poi arrivare all’interno del palazzo.
GLI ABITI IN PASSERELLA
Tutti i look, stilisticamente, presentano lo studio delle silhouette e dei volumi tipico dello stilista di Louis Vuitton. Linee e forme ultra moderne trasportate in una dimensione atemporale, quella del mito. Il tema d’ispirazione è senza dubbio quello acquatico, tramite il quale sono stati creati look con tessuti scuba e tecnici i cui dettagli ricordano le mute da sub. Anche le tonalità ricordano le acque scure degli abissi: riconoscibili soprattutto i pesci e le sirene. Simbolici i motivi che rappresentano le squame dei pesci e i colletti e le maniche che ricordano le pinne e le branchie. Le maschere sul volto amplificano l’effetto straniante e da fiaba. Le squame delle code delle sirene diventano gonne di macropaillettes. Gli ultimi capi sono sicuramente quelli più teatrali: abiti lunghi con gonne strutturate a fondo ampio, cuciture diagonali e fiocchi che richiamano le code delle sirene, il tutto reinterpretato in chiave rococò.