Un profilo instagram rombante e tanta voglia di abbattere gli stereotipi. Eliana Macrì, classe 1977 meneghina di nascita, dopo una carriera di punta tra moda ed eventi (nel corso della sua vita ha organizzato oltre 100 eventi in tutta Italia spinta dalla passione “del bello e del ben fatto”, occupandosi di ogni aspetto, curando il minimo particolare. Al fianco di importanti cariche ha imparato a valorizzare il Made in Italy sempre puntando sulla forza dell’associazionismo) fonda bikerX, la prima scuola di motociclismo con a capo una donna riconosciuta dalla FMI. Pink Life a Milano l’ha incontrata per voi! Buona lettura!
1. Che cos’è BikerX?
BikerX è una Scuola di Motociclismo stradale aperta a tutti: dal neofita all’esperto, insegniamo tecniche di guida sicura e avviamento alle due ruote fino ad arrivare al conseguimento della Patente A. BikerX oltre a essere una scuola è un’esperienza da vivere e che ogni volta emoziona: superare i propri limiti o difficoltà, mettersi alla prova, finire la giornata e dire “sono capace, posso farcela”, accresce la propria autostima, il senso di se stessi e delle proprie capacità, accende dentro una scintilla.
2. Da dove nasce quest’idea?
Nasce da un mio infortunio in moto, durante la mia riabilitazione ho avuto abbastanza tempo per pensare e ideare un progetto che potesse prevenire gli incidenti stradali e che mettesse al centro il motociclista e la sua sicurezza, senza distinzione di genere. Il motociclismo è uno sport e per farlo al meglio occorre esercitarsi, ma dove? In Italia oltre a piazzali (mal messi) o centri di guida sicura studiati per le automobili non esiste altro, ma in realtà con BikerX ci siamo collocati all’interno di un impianto stradale privato di oltre 50.000 mq, dove ci esercitiamo in tutta sicurezza.
Sensibilizziamo i motociclisti ad esercitarsi per acquisire le corrette tecniche di guida.
Modello di moto preferita?
Ah bella domanda, mi piacciono tutte difficile sceglierne una. Per parafrasare in modo ironico, è come scegliere una borsetta o un paio di scarpe… che modello indosso oggi? Poi la moto non è solo una questione di modello o di stile ma soprattutto come la senti, se ne diventi un tutt’uno, un pò come un abito sartoriale, deve calzare alla perfezione. Attualmente la mia moto preferita è un Harley Davidson Sporster 1200 Iron, un bicilindrico stelle e strisce, con i colori iconici seventies della casa AMF che ricorda lo stile di Peter Fonda in Easy Rider.
Da donna è stato difficile entrare nel mondo imprenditoriale?
E’ inutile negarlo, si è complicato ma soprattutto per un retaggio culturale che ci trasciniamo da decenni. Nel mondo motociclistico lo è ancora di più, dove la performance maschile corrisponde all’80% di tutto il settore, le donne ancora devono difendere il loro diritto di fare scelte “unconventional” e soprattutto dimostrare di esserne capaci e, come direbbe l’estetista cinica, “al netto del proprio corpo”, purtroppo una santa verità.
Come combatti gli stereotipi?
La società ci invita ad utilizzarli per facilitare la comprensione dell’altro ed entrare in empatia col prossimo, ma ogni persona ed esperienza è unica e a sé, quindi mai lasciarsi influenzare dagli stereotipi, usiamo la testa e facciamoci una nostra opinione.
Come concili famiglia e lavoro?
Complicato come un puzzle da 5000 pezzi! Ho la fortuna di avere una famiglia numerosa, amici e collaboratori che mi aiutano nella gestione ed organizzazione della primaria azienda chiamata famiglia.
Parlaci un po’ delle tue collaborazioni nel mondo della moda.
Sono nata in un piccola sartoria artigianale dove mio padre lavorava ogni giorno, fin da piccola ho osservato lui e tutto quello che nasce dietro alla produzione di un abito sartoriale. In qualche modo ne sono parte, ho uno stile tutto mio che molto spesso strizza l’occhio alla moda maschile. Ho collaborato recentemente con un brand moda di alta sartoria Italiana che sia io che i miei followers abbiamo molto apprezzato: Elle Beauty Fashion Couture.
Come vivi il cambiamento? Hai più paura del presente o del futuro?
I cambiamenti sono delle grandi opportunità, si affrontano con coraggio e positività, ricordiamoci c’è sempre una soluzione …tranne che ad una cosa (così diceva mia nonna e gesto scaramantico!).
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