

All’ombra della Torre Eiffel, la Yves Saint Laurent ss22 omaggia Paloma Picasso. Non tutti lo sanno, ma l’incontro tra Monsieur Yves e la figlia del celebre pittore spagnolo ha cambiato per sempre le sorti della maison. Pierre Bergè racconta di aver visto per la prima volta i due insieme ad una festa di un amico. Paloma indossava delle zeppe vertiginose, un turbante e abiti con patchwork. Anima libera, passionale ed energica Paloma Picasso ha ispirato il giovane designer ad un nuovo approccio creativo. Spinse Saint Laurent oltre la solennità della couture, del decoro e del buon gusto, elementi che divennero parte integrante del DNA del marchio.
Per la prossima estate, Anthony Vaccarello celebra l’estro sublime di Paloma a metà tra scandalo e attrazione portando in passerella le classiche giacche con le spalline, accessori vistosi e aderentissime tute stretch.
I 5 DETTAGLI DELLA SFILATA DI YVES SAINT LAURENT SS22 ALLA PARIS FASHION WEEK
1. Rosso e blu, i colori di Paloma: tra il nero solenne, in passerella spiccano abiti di colore blu Majorelle e rosso. Tonalità fortemente amate e indossate da Paloma Picasso. Il rosso, in particolare, ha sempre connotato i suoi look: di rosso erano anche le sue labbra e, infatti, con un rossetto rosso sfilano tutte le modelle in passerella.
2. Gli accessori (maxi) ispirati alle creazioni di Paloma per Tiffany: nell’80 Paloma inizia la sua collaborazione con Tiffany. Crea numerosi pezzi unici fra cui scatole intarsiate di pietre preziose, spille a insetto e collane con incastonati alcuni fra i più grandi e preziosi esemplari di pietre colorate. I gioielli vengono rivisitati e riproposti da Vaccarello in modo da creare un elemento di rottura visivo nei look monocromatici e austeri. Non passano inosservati dei guanti in pelle colorati -spesso a contrasto su look total black- con bracciali sovrapposti, un accessorio immancabile nei look più sofisticati dell’artista.

3. La pochette incastrata in vita: Vaccarello sperimenta anche con i modi di indossare gli accessori. Per la prossima stagione mani e spalle libere: la pochette si porta in vita e possibilmente è coordinata con la cintura.
4. Stampe a fiori recuperati dall’archivio: oltre l’austerità dello smoking nero, Saint Laurent è stato molto di più. Lasciandosi ispirare dai suoi numerosi viaggi, colori vivaci e motivi floreali sono spesso comparsi nelle sue collezioni, soprattutto quelle tra gli anni ’80 e ’90.


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5. Aderenze: panneggi, drappeggi e tessuti stretch aderiscono al corpo delle modelle creando un effetto seconda pelle. Poco o nulla è lasciato all’immaginazione. Una scelta sicuramente apprezzabile da un punto di vista artistico, meno da un punto di vista di inclusione di corpi.
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