

Se la prima giornata della Milano Fashion Week 2021 si è conclusa con la sexiness di Roberto Cavalli, il secondo giorno di sfilate milanesi si apre con il rigore e l’equilibrio di Max Mara.
A presenziare nella giornata di giovedì 23 settembre grandi nomi della moda italiana come Etro, GCDS e Luisa Beccaria. Dopo Roberto Cavalli, ritorna in calendario anche il marchio Made in Deutschland, Boss con una collezione dedicata all’uomo e alla donna. Inoltre, catalizzano l’attenzione anche le seconde linee: la linea MM6 Maison Margiela della Maison Martin Margiela si prepara al suo debutto in passerella, mentre Emporio Armani festeggia i 40 anni con una sfilata speciale ed eventi dedicati alla storia del brand.

Max Mara sfila alla Bocconi, un ambiente grigio e asettico, a tratti cupo, che viene ravvivato da una tavolozza di colori decisi misti a tonalità neutre. Le linee sono morbide e indossate dalle modelle con disinvoltura. È per Max Mara un periodo in cui la donna è protagonista e pronta a recuperare la fiducia in se stessa, qualcosa che va oltre la semplice moda, che sembra essere associato a un cambiamento sociale. Le donne vogliono più libertà nel modo di vestirsi, vogliono reinterpretare i codici. Infatti, frange, piume e borse portate a mano completano i look colorati e contemporanei. Una sfilata sobria e lineare quella formata dai capi che Ian Griffiths ha creato per Max Mara. Tanto radicale quanto conforme a quelle che sono oggi le tendenze che fanno del casual il nuovo lusso.
Sfila a Palazzo Turati Genny, uno dei brand storici del made in Italy. Inquadrature dall’alto del palazzo ottocentesco unite alle note delicate di pianoforte e violino in sottofondo, sembrano essere in contrasto con gli abiti che compaiono in passerella. Scolli profondi, tessuti a macchie colorate e catene dorate. Quest’ultime compaiono in borse, cinture e collane; i gioielli che accompagnano gli abiti sono ben visibili e di impatto, riempiono perfettamente gli scolli per la maggior parte quadrati e rettangolari degli abiti. Una fantasia a righe si ritrova in pantaloncini molto corti e aderenti sovrastati da blazer, in contrasto, piuttosto ampi e lunghi.
È un universo di sensazioni, stati d’animo e atmosfere, fuse insieme armoniosamente in uno sfondo, che è quello dell’isola di Capri. Non torna in presenza Luisa Beccaria, la sua sfilata è in formato digitale. La donna di Luisa Beccaria vive le sue giornate lontano dalla frenesia della città. Tutte partenopee, le modelle, vestite in abiti a fiori sfilano in un ambiente altamente suggestivo di boschi alberati, grotte dall’acqua azzurra e spiagge bianche. Balze, abiti fluidi, gonne a corolla e a volant. Ancora sangallo, chiffon e garza nei colori del rosso, del viola e del blu mare richiamano il paesaggio circostante.
Alle 16 è il turno di DROMe, il brand che la stessa fondatrice Marianna Rosati ama definire “un parco giochi dove sperimentare con la pelle”. E il gioco della collezione Spring Summer 2022 ci immerge nello spirito Y2K, in quelle vibes dei primi anni Duemila che dettano tendenza. Crop top a fascia, vita bassa e monospalla. E poi pelle, pitonata in colori neon, o monocromatica per look second skin. Tagli netti e body sgambati. Un revival che ci invita a giocare.
GIORGIO ARMANI FESTEGGIA I 40 ANNI DI EMPORIO ARMANI ALLA MILANO FASHION WEEK
Un magazine, una mostra e una collezione. Così, Re Giorgio celebra i 40 anni della sua seconda linea. Sotto l’ hashtag #Since1981, Emporio Armani racchiude tutti i suoi progetti, passati, presenti e anche quelli futuri. La sfilata si apre con una rapida sequenza di fotogrammi che ripercorrono la storia del brand. La moltitudine di look che sfilano in passerella raccontano un’unica verità: Giorgio Armani rimane sempre fedele a sé stesso, anche dopo 40 anni. Una scelta forse banale, forse discutibile ma sicuramente coerente e determinata. Così, Giorgio Armani sta a business-man come Emporio Armani sta a “chiunque tu sia”. Nata come linea giovanile, Emporio Armani continua a parlare ad un pubblico vasto ed eterogeneo portando in passerella la suit classica, la sua iconica giacca destrutturata, i capispalla di ispirazione orientale, le trasparenze ma anche rivisitazioni del denim, blouson sportivi e un trionfo di paillettes e lustrini su minidress. Gli outfit per la prossima stagione sono pensati per un’uomo e una donna che si muovono nella natura, tra oasi e deserti, ma anche tra gli eventi mondani della città, per questo i colori si presentano in una climax ascendente: dai colori nude come il classico mélange, fino ad arrivare a sfumature vibranti e intense del rosso amaranto, del blu e del verde.

Tra tutto, rompe l’armonia classicheggiante un’imbracatura in pelle da indossare direttamente sulle giacche o sulla pelle nuda. Un accessorio che strizza l’occhio ad un erotismo, che non può più essere ignorato, poco associato ad un marchio che, invece, ha fatto della sensualità pudica un vessillo.

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