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La sua partenza e il suo ruolo si sta definendo pian piano nel mondo della moda e dell’arte, perché lui è un artista capace di mettere in luce emozioni e nuovi stati d’animo per un solido rifugio contro i pericoli dell’esistenza.
di Alberto Corrado
Leonardo Martino lavora non per assenza o eliminazione, ma per epifanica selezione. E ‘come se riuscisse a cavare dall’entropia confusa del mondo della moda delle linee da percorrere, sempre lineari, pulite, che sono struttura su cui poggia i suoi pensieri e riflessioni.
Crea sempre attinenza con il mondo dell’arte, dove si intuisce il suo istinto, che definisce in forme pure di un corpo, che talvolta supera i concetti dello sketch per arrivare a desideri intrinsechi.
Temi sociali, moda, arte si stagliano nell’universo paradigmatico che lui crea e lo formo con spazi di pensiero critico, e sociale.
Perché fai MODA?
La moda è una passione che ho sin da bambino, quando utilizzavo qualsiasi materiale di scarto per realizzare abiti in miniatura. Negli anni la passione è cresciuta sempre più, e per questa motivazione ho voluto intraprendere questo percorso Accademico, per farne un lavoro.
Qual è la caratteristica del tuo tratto che ti rende unico?
La caparbietà è un tratto del mio carattere che più mi contraddistingue in tutto ciò che faccio, unita alla voglia di migliorarmi e crescere sempre più per provare ad essere il meglio di me stesso.
In che modo pensi che ciò che fai possa influire sul contesto della moda?
Nel mio piccolo, sto cercando le modalità più giuste, per far si che la sostenibilità si affermi sempre più nel mondo della Moda.
Che materiali e mezzi prediligi?
Juta e Canapa, essendo tessuti a basso impatto ambientale, dunque sostenibili, li prediligo per le mie idee future. Per quanto riguarda i mezzi, utilizzo per il disegno esclusivamente i pantoni.
Quale tratto incisivo della storia della moda per te ha lasciato un segno?
Uno dei tratti incisivi che reputo una grande svolta, è l’ inclusivity del concetto di diversità, in particolare il colore della pelle durante gli anni 2000.
Mi segnali tre letture che sono state essenziali per il tuo percorso?
I libri che mi hanno fatto riflettere sul mondo della moda e su tutto ciò che c’è dietro sono: Il Mito di Versace, La Storia della Moda e Coco Chanel.
Ci vuoi raccontare la tua esperienza sul set del look book di Andrea Pompilio?
La vittoria della Fashion Opportunities è stata la mia prima esperienza nel settore della Moda. La prima giornata ho preso parte al backstage del Set per la collezione Fall/ Winter 2021-22, occupandomi della sequenza abiti, il dress up delle modelle e numerazione delle modelle per lo Shooting.
E quel video di Onitsuka Tiger, dove Andrea Pompilio è il creativo dell’ufficio stile?
Durante la seconda giornata invece, ho vissuto il set nel basement dello store Onitsuka Tiger dove hanno girato il video Clip della collezione, simulando una serata Disco con musica elettronica e luci psichedeliche.
Un aneddoto buffo sul set dove hai capito che nella moda bisogna sapere tutto e risolvere tutto al momento opportuno?
Il momento più buffo nella seconda giornata è stato la rottura del tacco della modella mentre ballava; rapidamente ho pensato ad una soluzione, quella di utilizzare della pasta adesiva per incollarlo temporaneamente.
Che cos’è LOKE (Contest di moda n.d.r.) per te?
Loke è un’opportunità! Permette, realizzando vari contest, di esprimere il proprio stile e la propria arte al meglio.