

Rosalía è una dei pochi artisti che è riuscita a rappresentare a pieno la cultura musicale contemporanea. La cantate spagnola ha debuttato nel 2018 con il suo più grande successo “El Mal Querer“, dimostrando al mondo come la musica spagnola non sia soltanto legata al reggaeton, ma anche ad un bacino sonoro molto più grande e ricco. Nel caso di “El Mal Querer” parliamo del flamenco – di cui Rosalía ne è sia ballerina che cantante – che è stato contaminato dalle sonorità della musica urban contemporanea. Inizialmente, il risultato dell’album sembrava potesse interessare soltanto alcune fasce del grande pubblico, ma nel giro di pochissimo è diventato una hit a tutti gli effetti, travolgendo il mondo del pop mainstream. Dal 2018 ad oggi sono passati diversi anni, ed oltre a ciò che è accaduto nel mondo, anche lo status di Rosalía è cambiato. Ha iniziato a collaborare con i “grandi” della musica, come J Balvin e Ozuna, Travis Scott e The Weekend, passando per Arca, Billie Eilish e James Blake. Questo è uno dei tanti motivi per il quale il secondo album di Rosalía era attesissimo da tutti i suoi fan.
Ed ecco – MOTOMAMI – il nuovo album della cantante, il progetto di un’artista spagnola, che non vuole solo fare l’album migliore, ma vuole insidiarsi a tutti gli effetti nella cultura contemporanea. Possiamo dire che “MOTOMAMI” sia la rappresentazione concreta dell’evoluzione artistica e personale della cantante. Simboleggia il cambio di percorso di Rosalía che, infatti, notiamo all’interno dell’album: il flamenco non è più la parte sonora principale, ma viene ridimensionato, diventando solo una parte di uno spettro più ampio. “MOTOMAMI” vuole attingere a tutto ciò che la musica contemporanea offre, concretizzandola e ricontestualizzandola. Si salta da un genere musicale all’altro, con una naturalezza disarmante: si comincia con il reggaeton di Saoko, continuando con la trap/R&B di Candy, proseguendo con la bachata di La Fama e terminando con il flamenco di Bulerías e così via in un loop che dura 16 tracce. Questo suo fare alternante rende complicato dare un giudizio sull’eccellenza del disco, poiché l’album si fa e si disfa da solo, mettendo quasi in crisi il pubblico, nel momento in cui sembra iniziare a comprenderne la direzione.
“MOTOMAMI” rappresenta l’identità spagnola della sua autrice, ma che poi si apre al mondo e si dispiega in un discorso più ampio dove lo spazio e il tempo non hanno quasi più significato, perché quello che ha senso è il qui e ora dell’artista. Con questo progetto Rosalía ci mostra che cos’è la musica contemporanea e come agiscono gli artisti di oggi, utilizzando il cosiddetto fastest photoshop artist – modus operandi di Virgil Abloh.