Pubblicità
Fashion

Laura Biagiotti

La regina del Cashmere

La moda è fatta di lustrini e paillettes, di show e celebrazioni. Raramente capita che il successo si ottenga attraverso la modestia e la sobrietà. Uno di questi casi è la storia professionale di Laura Biagiotti.
Cresce nella sartoria romana della madre ma i suoi studi sono lontani da quelli della moda. Si laurea in archeologia negli anni 60 e si trasferisce giovanissima in America per completare le sue competenze. La madre, Delia Soldani, è una stilista molto famosa nella capitale. Il suo atelier è frequentato da dive del cinema e personaggi di spicco della Roma bene. Tanto che sarà la prima stilista donna a disegnare le divise per Alitalia verso la fine degli anni 50. Ammalatasi, chiede momentaneamente alla figlia Laura di ritornare dall’America per poter portare avanti l’atelier durante la sua assenza.
È in quel momento che Laura Biagiotti capisce che la sua strada è l’industria della moda. Confessa a sua madre di avere un sogno: portare l’atelier fuori dalle mura romane e farlo diventare famoso in tutto il mondo. Delia, donna di tempra e lungimirante, impone a sua figlia di fare gavetta in altri atelier se ha davvero intenzione di capire l’alta moda. Ed è così che Laura va a lavorare prima da Schuberth, poi da Capucci e infine da Rocco Barocco (nomi prestigiosissimi in quegli anni). Passano 10 anni e firma nel 1972 la prima collezione a suo nome che si chiamerà semplicemente Biagiotti e che gestirà assieme alla sua amata mamma.
Presenta per la prima volta il cashmere. Nessun stilista era mai riuscito a proporre questo tessuto tanto pregiato ma così poco compatibile allo sfrazo delle passerelle. Fino ad allora questo prezioso filato veniva usato principalmente nella lavorazione delle sciarpe o al massimo per qualche maglioncino. Laura immagina una donna avvolta in lunghi vestiti di questo leggero e caldo tessuto che danza attorno alle forme del corpo. Il successo è straordinario. In pochi anni l’atelier Biagiotti si impone in tutta Italia, in Europa fino a tutto il resto del mondo. Il cashmere diventa la sua seconda pelle per il resto della sua vita.
Morta la madre il marchio prende il suo nome. Nasce nel 1978 Laura Biagiotti. Inarrestabile nella sua decisione di imporsi sul mercato internazionale ha l’occasione nel 1988 di entrare nella storia: sarà la prima stilista al mondo a entrare nel mercato cinese. Rompe gli argini del comunismo e sfila per le strade di Pechino. E’ la prima volta che il popolo cinese vede  la moda. Mai era accaduto prima. Sarà solo l’inizio della storia dei suoi primati, non solo come imprenditrice ma soprattutto come donna imprenditrice.
I suoi profumi saranno fra i più venduti al mondo. Continua la collezione di sua madre e arriva a possedere oltre 5000 fraganze di profumi antichi. L’arte è il suo secondo grande amore, innumerevoli i restauri che vengono fatti a nome della sua associazione, e innumerevole è la collezione di opere d’arte appartenente alla sua famiglia. In particolar modo diventa la più grande collezionista delle opere di Giacomo Balla, che attraverso la sua linearità e la sua eleganza si ispira la concezione dello stile di Laura Biagiotti.
Il New York Times la definisce “la regina del cashmere” e le viene consegnato il prestigioso riconoscimento “Donna dell’anno” nel 1992 a New York. Nel 1995 abbatte una seconda grande barriera: è la prima stilista a sfilare al Cremlino. A Mosca il successo è enorme, e iniziando da lei la Russia inizia ad aprire pian piano le porte ai brand internazionali.
Laura diventa la pioniera. Laura diventa il “made in Italy” più conosciuto al mondo. E’ la prima stilista a ricevere dal Presidente Oscar Luigi Scalfaro, sempre nel 1995, il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana per il prestigio del Made in Italy nel mondo e il contributo dato all’industria italiana.

Morirà nella sua amata Roma, per complicazioni da attacco cardiaco, all’età di 74 anni. Lascia il suo impero alla figlia Lavinia. Il suo nome entra di diritto nella storia della grande imprenditoria del nostro paese.

Michele Esposito

Articoli Correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio