

Lo scorso Febbraio 2020 Miuccia Prada ha nominato Raf Simons co-direttore creativo della sua maison di moda, e questa decisione suscitò ovviamente una domanda: “Miuccia ha per caso cominciato a cercare un futuro successore?”.
Ad oggi possiamo dire di sì, grazie alla notizia che Lorenzo Bertelli, attuale CMO del gruppo e figlio di Miuccia, si stia preparando a prendere le redini del gruppo Prada dal padre e CEO Patrizio Bertelli. Le tempistiche ci sono state date proprio da Patrizio, che ha annunciato che tre anni è un tempo perfettamente ragionevole. Lui, intanto, ha dichiarato di non essere elettrizzato all’idea di lasciare il timone: “Di ansia proprio non ne ho. Ho 75 anni, li ho spesi bene, mi sono divertito. E si vede anche oggi: non vi portiamo in un cinema pubblico o in un albergo preso in affitto”.

Ovviamente nell’affermazione si riferisce alla Fondazione Prada, che si erge in Largo Isarco nella zona Sud di Milano. Possiamo quindi affermare che il figlio di Miuccia, Lorenzo, potrebbe diventare il prossimo amministratore delegato del gruppo Prada! Lorenzo, come già anticipato prima, è impiegato nel ruolo di Chief Marketing Officer, ed ha iniziato a muovere i primi passi nell’azienda di famiglia nel 2017, dedicandosi poi al marketing e al sociale. Ma il figlio di Miuccia e Patrizio non è solo CMO del gruppo Prada, ma anche Presidente di Aura, una piattaforma blockchain creata dal gruppo LVMH e il gruppo Cartier, che garantisce ai consumatori del sistema totale trasparenza e tracciabilità. CAMBIERÀ QUALCOSA CON LA SUCCESSIONE DEL RUOLO? La risposta è necessariamente sì, poiché già nell’ultimo anno, nonostante la pandemia, la maison ha riscontrato un aumento del 18% delle vendite retail, e contemporaneamente un boom del 400% per quando riguarda le vendite online. Possiamo aspettarci solo un futuro ancora più vantaggioso e lussuoso per il brand! SE IN FUTURO VORRAI LAVORARE IN PRADA, ABBIAMO UNA BUONA NOTIZIA PER TE: Patrizio Bertelli ha annunciato che saranno richieste 100 nuove figure nei siti industriali Italiani. “Il mercato del lusso negli ultimi anni è cambiato e il trend ha subìto un’accelerazione con la pandemia – ha spiegato l’amministratore delegato. – I clienti più giovani e le generazioni Y e Z continueranno a guidare la crescita e rappresenteranno più del 70% del mercato entro il 2025“.