
Brachetto, Barolo chinato e Barbaresco, una fragolina – da servire in una coppa cocktail. E ancora: Moscato, miele d’acacia, succo di limone, albume, e una grattuggiata fine di tartufo bianco d’Alba da servire in un bicchiere old fashoned. Il tutto con un fondo di gin. E non un gin qualsiasi. Un gin cento per cento Made in Italy.
WOLFREST è il gin 100% italiano al tartufo bianco di Alba – che entra (per questo Natale) nella categoria dei Gin Super Premium. Chi sta contribuendo a cambiare questa industria in fermento, introducendovi le preziose peculiarità del made in Italy, è un’azienda piemontese. Lanciato nel 2017, il progetto è una creatura di Valentina Barone (social Media Marketing nel settore food&wine) e Giovanni Alessandria (enologo e commerciale estero in un’azienda di vino). Una grande passione per il gin, sviluppata nelle loro esperienze a Londra, a cui hanno unito le competenze lavorative e hanno deciso di creare questo distillato in una terra vocata ai grandi vini, le Langhe.
“Nel 2017 al ritorno dall’Australia ci sentivamo molto ispirati vendendo il fermento di quel paese, così a marzo abbiamo cominciato a sviluppare le prime idee (che già da anni coltivavamo nelle nostre menti) – finalmente quell’autunno abbiamo cominciato la produzione del nostro Wolfrest Gin” racconta Valentina Barone. A dicembre del 2017 hanno lanciato sul mercato Wolfrest, un gin 100% italiano. Ginepro intenso e aromatico, dal carattere forte e raro, nocciole tostate che donano morbidezza e rotondità al distillato. Ma l’ingrediente principe di questo gin è il tartufo bianco di Alba, rigorosamente locale e fresco, assolutamente inconfondibile e profumato, dalla nota decisamente inebriante. Le botaniche abbracciano tutta l’Italia: dal ginepro umbro e tosco-emiliano, fino alla nota agrumata data dall’arancia dolce di Pernambucco coltivata e raccolta in Liguria, toccando la zona pedemontana per la nota floreale dei fiori di sambuco fino a tornare alle Langhe, con rosmarino, timo, alloro e la nocciola del territorio.
“Fare un gin al tartufo è sempre stato il nostro obiettivo, sin dall’inizio, ma ci abbiamo messo molto a trovare la ricetta perfetta, perché un prodotto così speciale e unico merita un lavorazione che sappia esaltarlo ma soprattutto rispettarlo” racconta Giovanni Alessandria. Un tributo al Piemonte, infatti il payoff di Wolfrest Alba è proprio “Lo Spirito del Piemonte” giocando sul duplice significato di spirito, in quanto distillato – e lo spirito figurato, quello che contraddistingue le Langhe, ricche di fascino ed eleganza.
Il viaggio del lupo: la scelta delle botaniche
Per Wolfrest Gin le botaniche non sono mai casuali: ripercorrono il cammino del lupo italiano tra quelle incontrate nel suo lungo viaggio di ritorno dal centro Italia alle Langhe, Wolfrest prende il nome da Montelupo Albese, piccolo comune in collina a 10 km da Alba, paese di origine di Valentina Barone e Giovanni Alessandria, ideatori del “gin del lupo”. Con Wolfrest Alba, dopo il classico Wolfrest, il primo gin, creato nel 2017, il viaggio del lupo continua, con grande attenzione a ciò che lo circonda, fino ad arrivare alla città di Alba, capitale delle colline delle Langhe, dove i creatori di questo progetto sono nati e cresciuti.