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CIRO GIUSTINIANI

Jeans e camicia, è il mood inconfondibile del comico Ciro Giustiniani, uno dei protagonisti del programma Made in Sud. Napoletano doc, con la dote dell’improvvisazione, fa divertire il pubblico con la parodia del Boss delle cerimonie e di tanti altri personaggi pubblici. Dopo i primi sketch al liceo intraprende la carriera dell’improvvisatore. Dopo sette anni vince il premio Charlot. Artista a cui piace cambiare e sperimentare. Da San Gennaro all’operaio di Pomigliano è stato definito il jukebox vivente della comicità. Si dedica molto ai monologhi attraverso cui racconta la vita quotidiana ma anche la famiglia con differenze tra nord e sud toccando tematiche sociali di grande interesse. Lo vedremo ad Aprile anche al Teatro Cilea di Napoli nella commedia “Week end con il nonno”.

Cosa preferisci tra il teatro e il cinema?

Il pub che si trova a metà strada tra i due, ci vado sempre a mangiare, fà nu bell panin… Ho il cinema in testa ma devo ancora cimentarmi, il teatro mi appassiona moltissimo, mi da più soddisfazioni, il rapporto diretto con il pubblico è piu stimolante. Non sogno il cinema…e di solito in Italia i sogni dei giovani vengono infranti, quindi tira tu le somme.

Quando calchi la scena ti emozioni?

Si emoziona il pubblico!!! Ed anche io con loro.

Descrivimi Ciro con tre aggettivi.

Sono precisamente distratto, molto generoso e voglio divertirmi sempre. Credo nei valori, nella famiglia e non sopporto i tradimenti né farli, né subirli. Ho detto troppe cose?

Tua moglie che ti dice spesso? …Va a jettà a munnezz! Dai fammi diventare serio…Per lei sono semplicemente Ciro, mi tiene testa, a volte vorrei essere lei. Mia moglie é una colonna portante per me.

Vedremo personaggi nuovi a Made in Sud?

Sì, assolutamente sì! Bollono tante novità in pentola. Io personalmente debutterò ad aprile al teatro Cilea con la commedia “Week end con il nonno”, regia di Ernesto Lama, scritto a quattro mani con Francesco Velonà. Questo spettacolo ha una morale, quella che per interessi economici le famiglie mettono in discussione i sentimenti perché i parenti diventano all’improvviso serpenti. Nei miei monologhi come quello sul cappotto di mio nonno e del Vesuvio, cerco di fotografare tutte le tematiche e rappresentarle al meglio. I miei pezzi nascono dall’ improvvisazione, non imparo a memoria, prima li recito e poi li scrivo, soprattutto quando non sono miei. In questa commedia racconto di trabocchetti familiari, ad esempio quelli che si fanno in Italia per vivere… si deve rischiare di morire! Mi spiego meglio, c’è gente che per campare desidera qualsiasi handicap, pur di ricevere un po’ di pensione in più. Ecco ci saranno molte gag a riguardo.

Qual é il personaggio che ami di più?

Il boss Don Ciro, però, il personaggio che sposerò deve ancora nascere.

Come ti vedi tra dieci anni?

Parliamo di oggi, vediamoci tra sei mesi, non riesco a guardare cosí lontano. Segui la moda? Seguo la moda …a modo mio! Seguire non vuol dire praticarla. Mia moglie è la mia stilista. Seguo la moda ma non ne sono una vittima.

 

di Linda Suarez

#ph Biagio Munciguerra

#mua Ortensia Tropeano

 

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