Nuove regole per famiglie ? Probabile assegno fino a 160 euro al mese

“Dobbiamo andare a consolidare e dare risposte, anche di prospettiva e di tenuta, per le famiglie che rappresentano l’ossatura sociale fondamentale nel nostro paese”. È quanto ha affermato il ministro per le Pari Opportunità e per la Famiglia, Elena Bonetti, intervenuta questa mattina in collegamento web sui canali social del Forum delle Associazioni Familiari, in un colloquio con il presidente nazionale del Forum, Gigi De Palo. Tra i temi affrontati quello dell’assegno per i figli e dei suoi requisiti, ma anche il tema delle adozioni internazionali. Al ministro, il presidente del Forum De Palo ha chiesto “semplificazione e concretezza”. “Mai come in questo periodo ce n’è bisogno – ha spiegato De Palo -. Ci piace la proposta dell’assegno. A noi farebbe piacere se l’Italia facesse l’assegno universale durante il coronavirus: non in questi decreti emergenziali, ma in una ipotetica prossima legge di bilancio che andrà fatta comunque. Auspico che ci sia il coraggio di mettere le risorse”. La proposta di un assegno straordinario per rispondere all’emergenza, infatti, rappresenta per il ministro Bonetti “una misura davvero necessaria per dare alle famiglie italiane con i figli una prospettiva temporale di supporto perché alle famiglie noi chiederemo una capacità straordinaria di riorganizzare la vita sociale, relazionale, comunitaria e lavorativa”. Il ministro ha chiarito che non si tratta “dell’assegno definitivo a cui stiamo guardando tutti – ha aggiunto -. È una prima misura straordinaria messa in campo subito e quindi deve essere fatta nel modo più semplice e fruibile di cui siamo capaci”. Risorse, ha aggiunto Bonetti, che rappresentano un investimento sul futuro. “Sono risorse a debito – ha specificato il ministro -, che pagheranno esattamente i nostri figli nel loro futuro. Risorse che mettiamo in campo per il loro presente e anche per il loro futuro”. Alla domanda sulla possibilità di staccare l’assegno dall’Isee, che in ogni caso riguarda le dichiarazioni dei redditi del 2019 e non l’attuale situazione d’emergenza, il ministro ha ribadito: “Ho fortemente insistito sulla caratteristica di universalità rispetto ai sostegni e alle politiche per le famiglie per quanto riguarda in particolare l’assegno – ha aggiunto Bonetti -. È pur vero che c’è una giustizia sociale a cui siamo tutti chiamati che in qualche modo ci dice che non possiamo fare parti uguali tra disuguali”. L’ipotesi allo studio, quindi, è quella di individuare diverse fasce. “Dai dati Istat il 93% dei minori sono in nuclei familiari che hanno un Isee sotto i 40 mila euro – ha spiegato Bonetti -. L’idea è quella di dare 160 euro sotto i 7 mila euro, 120 euro tra i 7 e i 40 mila euro, infine 80 euro al mese per figlio sopra i 40 mila euro. Ovviamente con gli opportuni correttivi che possono essere fatti in fase di scrittura della misura”. Il limite dei 14 anni su cui si sta ragionando è dovuto in parte alle risorse disponibili, ha chiarito il ministro. “Nella proposta definitiva dell’assegno universale l’età riguarderà tutti i minori, ma in questo momento è fino a 14 anni perché questo va a coincidere con l’esigenza che le famiglie avranno di custodia dei minori, perché fino a 14 anni è l’età in cui i minori devono avere una presenza adulta accanto – ha spiegato il ministro -. C’è un tema anche di risorse: è chiaro che se si dovessero evidenziare spazi per andare fino ai 18 anni sono la prima ad allargare la misura”. L’obiettivo, ha aggiunto ancora il ministro, è quello di andare comunque nella direzione di misure più strutturali a sostegno delle famiglie, come il “Family Act” che per Bonetti è “previsto e pronto” e che “riorganizza tutte le misure, consolidando l’assegno universale, introducendo sostegno economico per tutte le spese di carattere educativo e di crescita per i figli, riorganizzando e incentivando il lavoro femminile ma nello stesso tempo individuando forme di congedo e modalità di lavoro e anche strumenti concreti per l’accompagnamento all’autonomia dei giovani”. Il ministro, infine, è intervenuto anche sul tema delle adozioni, altro fronte colpito dall’emergenza coronavirus. “In questo momento di blocco fisico tra gli stati è chiaro che è un settore che rischia di andare in sofferenza”, ha spiegato Bonetti. Tuttavia, qualcosa si sta muovendo in materia di rimborsi. “Stiamo andando avanti – ha spiegato il ministro -: abbiamo sbloccato i rimborsi e siamo quasi in fase conclusiva sui rimborsi 2018 e 2019”. Il ministro ha inoltre affermato di essere al lavoro “su un aumento abbastanza significativo della cifra di rimborso da dare ai nuclei familiari – ha aggiunto -. Anche gli enti accreditati che si occupano di adozioni mi hanno rappresentato una fatica. Stiamo cercando di provare a dare una risposta anche a questa difficoltà
Fonte: redattoresociale.it