Stella McCartney è una stilista che è stata letteralmente cresciuta “a pane e Beatles”. La band l’ha infatti ispirata nel suo percorso di vita, accompagnandola con la loro musica e il loro scenario del mondo. Stella, per omaggiare l’eccezionale storia del gruppo britannico, ha deciso di creare una nuova capsule collection intitolata “Get Back”, celebrando così il nome di uno dei brani più famosi del loro ultimo album, Let It Be. La collezione è unisex, ed è caratterizzata da grafiche che riportano alcune delle cover più amate dei Beatles. La serie è un insieme di racconti di ogni tipo: parla di legami artistici e affettuosi, di un forte senso di appartenenza, ma anche di importanti messaggi dedicati, ed urlati, al mondo. Questa rappresentazione viene messa in risalto grazie anche al documentario, firmato Peter Jackson, intitolato “The Beatles”. In occasione dell’uscita della collezione, svelata in un elegantissimo evento presso gli Henson Recording Studios di Los Angeles, la rivista Vanity Fair ha colto l’occasione per intervistare la stilista, parlare del legame con il gruppo britannico e dell’impatto che hanno avuto sulla sua vita, sulla moda e sul suo sguardo al mondo.
QUALE PENSA SIA STATO IL LORO IMPATTO SU DI LEI? <<I Beatles sono stati… la mia vita! Siamo sempre stati una grande famiglia allargata, molto vicini l’uno con l’altro, e crescere sin da piccola in un ambiente così gioioso e creativo ha rappresentato tantissimo nel mio percorso umano e artistico. La loro è una storia incredibile, e la loro arte è stata la colonna sonora di ogni tappa della mia vita, ispirandomi dalle parole alle melodie, passando per l’incredibile rapporto di amicizia tra loro. Sono stati un’enorme fonte di ispirazione per me anche nella moda, nel loro modo di essere così “veri” attraverso gli abiti anche su un palco di fronte a migliaia di persone, e ho cercato di riflettere tutto questo nella nuova collezione>>.
IN CHE MODO HA PRESO ISPIRAZIONE DAL GUARDAROBA DEI SUOI GENITORI PER LA NUOVA COLLEZIONE? “I miei genitori avevano un solo guardaroba, scambiandosi continuamente i vestiti. Ora è qualcosa estremamente di tendenza, ma io sono cresciuta così e per me questo era l’assoluta normalità, visto che io stessa indossavo i capi dei miei genitori! Il mio stesso brand è nato con l’idea di rappresentare questa fluidità di genere, e soprattutto con la libertà e la fierezza di vestire ciò che parla di noi senza avere paura di esprimere chi si è davvero. È quello che ho voluto anche con la collezione Get Back, pensata per ogni età, genere, etnia, al di là di ogni tempo e diversità”.
LA COLLEZIONE GET BACK RIASSUME I VALORI DELL’ICONICO QUARTETTO, DALL’AMICIZIA ALLA CREATIVITÀ, IN CHE MODO QUESTI VALORI SI SONO RIFLESSI NEL SUO MONDO? “In tutto ciò che faccio, nel lavoro e non solo, ci sono i valori che mi hanno insegnato, e in particolare quel senso di amore per il prossimo con cui sono cresciuta: All you need is love, no? Ma anche l’importanza di stare insieme e condividere (Come Together), o ancora di lasciare che la vita faccia il suo corso e ci ispiri saggezza con le sue lezioni (Let It Be). Potrei riassumere il tutto con “Essere un buon essere umano su questa Terra, compiere atti di gentilezza e lasciarsi ispirare dalla bellezza di ciò che ci circonda. Dei valori che si riflettono nel mio modo di vivere, dal vegetarianismo all’amore per gli animali, passando per il rispetto dell’ambiente e l’attenzione alla sostenibilità nel mio brand e, ovviamente, in quest’ultima collezione“.
