Dal forno al cuore: Vincenzo Beneduce trasforma la pizza in passione

Cresciuto tra profumi di pane caldo e farine sparse sul pavimento, Enzo ha mosso i primi passi nel mondo dell’arte bianca nel panificio di famiglia. È in quei primi momenti che la tradizione ha acceso in Beneduce una scintilla che col tempo si è trasformata in una vocazione: la pizza.

Oggi la pizzeria Vincenzo Beneduce a Somma Vesuviana è il traguardo di un percorso fatto di sacrifici e amore, dalla televisione all’accademia del Gambero Rosso dove ha conosciuto lo chef Igles Corelli, Enzo ha continuato a studiare la pizza in tutte le sue interpretazioni «Grazie all’esperienza con Igles ho iniziato ad arricchire la mia concezione di pizza, potenziandone la cura in ogni dettaglio, dalla sua preparazione con le rispettive tecniche alla scelta degli ingredienti». Il marchio di fabbrica di Enzo è la cosiddetta “pizza al ruoto”, un omaggio alle origini del suo percorso e un messaggio che Enzo spera di lasciare a tutti i clienti che hanno la fortuna di provarla «Inizialmente ho offerto solo il ruoto per evidenziare le sue differenze e le sue qualità». Alta, soffice e cotta in teglie rotonde di ferro, la pizza al ruoto unisce la croccantezza del bordo alla morbidezza dell’impasto centrale. La protagonista è la Doppia Faccia con un nome provocatorio in cui si uniscono un lato di crema di pomodoro del piennolo ad uno di pomodorino giallo il tutto insaporino da parmigiano reggiano, pesto di basilico e mozzarella di bufala messa a fette. Il vasto menù lascia spazio anche agli accompagnamenti di vino, versatili come le pizze presentate, dal mare alla terra, dal rosso al bianco, la pizzeria Vincenzo Beneduce abbraccia qualsiasi esigenza senza mai sacrificarne la personalità davanti al forno.



Quest’anno Enzo ha ampliato la portata presentando la classica napoletana e alla pala, il suo sogno è scritto nella varietà «Mantenendo qualità e creatività il prossimo obiettivo è quello di essere riconosciuto nel mondo della pizza per un certo tipo di versatilità a cui aspiro».
La più grande sfida fino ad ora per Vincenzo è stata mettersi in proprio lo scorso anno con un locale di ben 100 posti e il primo dissociato dal suo trascorso percorso familiare «Per fortuna è stato un successo, la clientela ha abbracciato la mia filosofia di pizzaiolo e la metodologia della pizza che ho presentato».
