Nessuno come lui sa ideare e realizzare dolci opere d’arte. Raffinato pastry chef, non è certo un caso che lo si definisca il “Michelangelo della pasticceria”, Renato Ardovino è anche un volto televisivo amatissimo dal pubblico di ogni età.
Il cake designer campano si racconta, con generosità, alla redazione di Pink Life Magazine.
La preparazione delle tue torte artistiche necessita di giorni e giorni di lavoro.
Ci vuole pazienza. Un buon pasticcere deve saper essere un po’ artista e un po’ psicologo. Deve saper trasformare un dolce in un’opera d’arte facendo leva sulla sua creatività, ma prima deve saper interpretare al meglio richieste, esigenze e volontà del cliente. Ecco aggiungerei che deve essere anche sarto e saper cucire un abito, in questo caso un dolce, che calzi alla perfezione e che rappresenti al meglio la personalità del suo committente.
Qual è stata la torta più complessa che hai realizzato?
Quella che ho dovuto risistemare al volo a causa di John Legend (ride, ndr).
Davvero? A che cosa ti riferisci?
Il mio assistente la fece quasi cadere mentre la consegnavamo a un matrimonio in costiera amalfitana, nella magnifica Ravello. Si era distratto ed emozionato perché accanto a noi era passato Legend. Fortunatamente ho sempre con me una sorta di “kit di pronto soccorso per torte” e sono riuscito a riassemblarla alla perfezione. Che ansia, però, e che paura! Tremo ancora al solo pensiero…
Le tue dolci creazioni riflettono il tuo spiccato gusto estetico. Sul fronte del look personale come ti regoli? Quali capi non mancano mai nel tuo guardaroba?
Cerco di costruire, ogni giorno, uno stile tutto mio. Prediligo un abbigliamento che rifletta la mia personalità, ma anche l’umore che ho quel giorno. Nel mio armadio, ho tante giacche, soprattutto blu. Ogni tanto cedo al fascino retrò del doppiopetto. Amo le camicie dal taglio slim e il cachemire.
E la tua beauty routine quotidiana in cosa consiste?
Crema idratante per il viso ogni giorno, un buon contorno occhi e tanto esercizio fisico: quest’ultimo mi aiuta a mantenere in forma sia il corpo che la mente.
In futuro, dove ti vedremo in tv?
Con il mio gruppo di lavoro, sto studiando un nuovo format che si muoverà su un duplice binario: la pasticceria, ovviamente, ma anche il racconto del territorio, specialmente il mio Cilento. Mi auguro che questa nuova avventura possa concretizzarsi presto.
a cura di Samuele Cristiani