SAINT LAURENT ALLA PARIGI FASHION WEEK: "IL MONOLOGO DELLA TRASPARENZA"
La sfilata autunno inverno 2024 di Saint Laurent ha portato grande stupore alla prima giornata della settimana della moda parigina.
Il direttore creativo di SL, Anthony Vaccarello, attraverso la sua formidabile creatività è riuscito a superare ogni aspettativa per la nuova collezione ready to wear per l’Autunno/Inverno 2024/25 di
Saint Laurent. Credevate che Vaccarello avesse già dato il meglio di sé? Ebbene no, possiamo confermare che prima di questa sfilata non avevamo visto ancora nulla. Il designer ha deciso di concentrarsi sul cosiddetto tradizionale invisibile, creando una linea basata su un vero e proprio monologo delle trasparenze.
LA LINEA AUTUNNO/INVERNO 2024-25 DI SAINT LAURENT
Le modelle sfoggiano dei bellissimi e aderentissimi abiti in seta, che vanno a reinterpretare i codici della tradizione e dell’ heritage della storica casa di moda francese fondata dall’iconico Yves.
«Qui, la trasparenza è stata elevata a un nuovo livello, fondendosi con la pelle in un effetto a tratti ipnotico».
Vaccarello si è inoltrato ad esplorare gli archivi della storia della moda, rendendo omaggio a grandi icone come Marilyn Monroe – attraverso il famosissimo abito “nudo” indossato durante la sua performance in occasione del compleanno di JFK nel 1962. Le nuances dei colori risultano polverose, in perfetta armonia con altre tonalità più accese. Ha reso il tutto ancor più meraviglioso una location fatta di stanze circolari rivestite in damasco di velluto color smeraldo, che ci ricordano la tipica intimità di un boudoir parigino. Iconica l’atmosfera creatasi, caratterizzata da un mix di sensualità e di mistero. Non mancano gli accessori e le calzature per l’autunno inverno 2024-25, che diventano essenziali e minimalisti: cinture sottili ai sandali con cinturino alla caviglia. Protagonista le cuffie, anch’esse velate, i drappeggi e una giusta dose di eccentricità.
«Fare moda significa correre rischi. Mai sottostare passivamente alle noiosissime esigenze di mercato. Bravo Vaccarello, bravo chi osa, sempre e comunque!».