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LA CONVERSATION: KIM JONES REINTERPRETA I GRANDI CLASSICI PER CELEBRARE IL 75ESIMO ANNIVERSARIO DEL NEW LOOK DI DIOR

Christian Dior Haute Couture F/W 1952

La nuova collezione menswear di Dior prende il nome di La Conversation” e ci mostra tantissimi look adatti alla prossima stagione, ideati attraverso la creatività di Kim Jones, direttore artistico della divisione Homme. Jones, per il 75esimo anniversario del brand ha deciso di raccontare l’heritage creativa ed estetica del fondatore, rielaborando e reinterpretando alcuni dei codici più iconici della maison, presentati al mondo nel défilé del 1947.

«Mi sono lasciato ispirare dagli archivi, dalla purezza degli inizi della maison, dal suo slancio originale, e mi sono concentrato sull’architettura, trasformando le creazioni di monsieur  istintivamente».

Kim Jones

«Quello che tengo sempre amente durante il processo di creazione è l’eleganza di un universo couture che è stato creato proprio da Monsieur Christian con il suo New Look. Con questa idea come punto di riferimento, mi immergo negli archivi e inizio a creare la collezione. Ben conscio che esiste un grande divario tra il 1947 e il 2022: sono due epoche, due mondi, due generi lontani anni luce. Cerco di far coabitare le unicità dell’atelier con i riferimenti allo sportswear, in una sorta di equilibrio funambolico nel segno della contemporaneità. In questa stagione più che mai mi sono lasciato ispirare dagli archivi, dalla purezza degli inizi della Maison, dal suo slancio delle origini. Insieme al mio team abbiamo guardato alle prime collezioni e ci siamo concentrati sull’architettura, trasformando le creazioni di Monsieur Christian quasi istintivamente, in modo maschile e moderno, mantenendo sempre quella joie de vivre che è stata al centro delle sue creazioni». Racconta il direttore artistico Jones, attualmente anche guida del womenswear di Fendi.

Ad arricchire la nuova linea ci pensano i simboli e i caposaldi di Monsieur Christian: stelle, rose, il cannage, il leopardo e i mughetti, i tessuti brodé, i maculati e i ricami preziosi. “Ospite d’onore” il cane del couturier-fondatore, Bobby, che diventa un vero e proprio simbolo portafortuna. La collezione è un racconto dei codici stilistici del passato e del presente, con grande omaggio verso i caposaldi dello ieri. Non vi è un completo stravolgimento degli outfit, ma semplicemente una modernizzazione di essi, lasciando intatta l’importanza e il rispetto di quest’ultimi. Non vi è, quindi, una cancellazione del passato, ma un ritorno alle origini reinterpretato alla contemporaneità.

«Sono convinto che i giovani vogliano imparare dal passato. Continuerò a rispettare la storia e lo spirito di Dior, coltivato nel corso dei decenni, mentre creo a modo mio abiti e accessori che possano stimolare il pensiero del presente», ha concluso Kim Jones. «L’universo di Dior è ancora molto moderno, il suo lavoro è ancora molto rilevante per il contemporaneo, soprattutto quando si studiano i pezzi dell’archivio. Probabilmente è per questo che il suo stile è ancora oggi così importante».

«L’universo di Dior e il suo lascito estetico è ancora molto moderno. Il suo lavoro è rilevante per il contemporaneo, soprattutto quando si studiano i pezzi dell’archivio».

Kim Jones

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