

Alberta Ferretti ha presentato la nuova collezione Primavera-Estate 2023 nella prima giornata della Fashion Week Milanese, lanciando l’idea di una donna moderna forte, ma con la testa tra le nuvole.
LA LEGGEREZZA NEGLI ABITI
Molto evidente il concetto di leggerezza nella nuova collezione: outfit composti da veli, tranche aerei, pantaloni brillanti, jumpsuit drappeggiati e vestiti fluidi. La particolarità degli outfit e che sembrano tutti rappresentare una specie di album dei ricordi, accomunati durante le avventure del viaggio. Per questo degli elementi a prima vista lontani tra di loro, trovano il loro rapporto nel racconto Ferretti, giocando con una tavola ricca di colori. Ecco allora che troviamo veli ellennici, foglie in pizzo macramè, body, gilet e giacche.

UN’ESPLOSIONE DI COLORI
Non è la prima volta che l’iconica Alberta Ferretti porta nel suo viaggio una miriade di colori variegati – ma sempre bilanciati. Sembra proprio che la stilista abbia assorbito tutte le sensazioni catturate in giro per il mondo, creando così degli accostamenti perfetti, per poi usarli su geometrie sartoriali dei parka in seta e sulle applicazioni di fiori e stampe: come il bluette e l’arancione, il rosa e il rosso. La collezione ci mostra delle donne forti e indipendenti, che si preparano già da adesso per l’estate 2023, facendosi spazio con borse di paglia, tailleur sobri alternati a blazer coppred, short di lusso e cappellini a visiera. Presenti inoltre innesti con stampe animalier e chilometri di chiffon, omaggiando dunque non solo la donna in viaggio, ma proprio la terra in sé. Il senso del movimento, dell’avventura, è dato anche dall’acconciatura: la stilista ha voluto utilizzare delle onde, applicata in dei capelli medi, lisci in radice e che a metà testa si aprono con un movimento ondulatorio per poi fermarsi nuovamente sulle estremità delle punte, rendendole lisce. Un hairstyle decisamente moderno e contemporaneo. Questa esplosione di colori non fa altro che confermare il trend iniziato durante la New York Fashion Week, dove le miscele principali più tenue si contrappongono a quelle più audaci.


