

La moda green è in continua sperimentazione, e continua a lavorare e ad interessarsi ad una produzione e ad un’offerta di abbigliamento più sostenibile. L’ultima novità in questo campo l’ha portata il “Liceo Valsalice di Torino“: hanno deciso di creare un progetto volto a riciclare gli scarti alimentari (delle mense) per la realizzazione di fibre tessili. Ricordiamo che le fibre amiche dell’ambiente sono tessuti ricavati dai funghi, dalle fibra di latte e dagli agrumi. Questa nuova idea, firmata dalla quinta scientifico, ha conquistato il primo posto del concorso nazionale Mad for Science della fondazione DiaSorin che si indirizza ai licei scientifici, classici e agli Itis con itinerario di potenziamento di biologia e che per l’edizione 2021 ha avuto come soggetto la “salute sistemica”, ovvero il riconoscimento del fatto che la salute dell’uomo è fortemente collegata a quella degli animali e dell’ambiente.

La classe, grazie alla collaborazione con l’azienda Bef Biosystems, è riuscita a creare all’interno della scuola un allevamento intensivo della mosca “Hermetia illucens“, conosciuta anche come mosca soldato, in grado di utilizzare un sistema integrato, ovvero la bioconversione di scarti alimentari in proteine, con cui realizzare tessuti o anche da utilizzare nella produzione di mangimi. Questo progetto, seppur ancora in via sperimentale, ci aiuta a comprendere la strada giusta per una moda etica e ad avere un guardaroba realmente green. Purtroppo oggi non è ancora molto easy fare shopping totalmente sostenibile, nonostante le sensibilità e le diverse attenzioni riportate sulla moda evergreen. E proprio quest’ultima è stata registrata in crescita nel nostro Paese, come ci fa notare eu.npeal.com, rivenditore di cashmere di lusso, che ha deciso di stilare una lista dei migliori Paesi in cui fare shopping sostenibile: l’Italia è al 5° posto! Una idolatrice della moda green è sicuramente Vivienne Westwood, famosa stilista britannica, antesignana della moda sostenibile, ovvero “comprare meno e bene”, o anche Giorgio Armani che ha affermato: “Un posizionamento sostenibile oggi è fondamentale. È una questione di etica prima ancora che di strategia.”