

Yves Saint Laurent è pronto a celebrare i suoi 60 anni di storia con 6 mostre nei migliori musei di Parigi nel 2022. Tutto ebbe inizio nel luglio del 1961, quando un giovane 25enne fondò la sua maison. Non avrebbe mai immaginato, che 60 anni dopo, il suo lascito artistico sarebbe stato celebrato in delle mostre a Parigi! Verranno esposte le creazioni del couturier abbinate a delle opere d’arte…Un progetto da non perdere. La mostra è in programma dal 29 gennaio al 15 maggio 2022, e si svolgerà presso il Museo D’arte Moderna di Parigi, il Museo del Louvre, il Museo Picasso, il Museo Yves Saint Laurent, il Centre Pompidou e il Musée d’Orsay. Per questa occasione è stato intervistato il Presidente della Fondation Pierre Bergé-Yves Saint Laurent, Madison Cox, che afferma: “Per me, Yves Saint Laurent è sempre stato innovativo e all’avanguardia. Lo è stato per il suo modo di esprimere la necessità di guardare la moda da prospettive differenti, di proiettare la moda in modalità differenti e di guardare il suo lavoro a ritroso nel tempo per renderlo rilevante, in qualche modo. Ho sentito che c’era ancora qualcos’altro da dire su Saint Laurent e sul suo rapporto con l’arte”.

Al Centre Pompidou sarà esposto il celebre tubino Mondrian, realizzato da YSL nel 1965 ispirandosi all’arte del pittore olandese. Il tubino verrà abbinato all’opera “Composizione in rosso, blu e giallo” , realizzata da Mondrian nel 1930. Invece al Musée d’Orsay vedremo un abito del 1986, che si riunisce con alcuni frammenti di “Le Déjeuner sur l’herbe” di Claude Monet, in più sarà sottolineato il legame che Yves Saint Laurent ebbe con la letteratura.
Il Louvre darà importanza al rapporto del designer con l’oro e la luce, e ospiterà le collezioni storiche più importanti. “L’idea è sottolineare la ricchezza delle collezioni permanenti dei vari musei parigini – commenta Madison Cox – Non stiamo prendendo uno spazio espositivo temporaneo vuoto per riempirlo, stiamo effettivamente collocando le creazioni di Saint Laurent all’interno delle gallerie d’arte permanenti“.
Inizialmente l’idea principale era quella di coinvolgere anche altri musei, ma purtroppo a causa della pandemia non è stato possibile.
Madison Cox conclude dicendo: “Tutti avevano qualcosa da dire su Yves Saint Laurent. Molti avevano le loro storie da raccontare: che si trattasse del primo profumo regalatogli a 16 anni, o di una sciarpa indossata dai loro genitori, o di un capo di abbigliamento che ricordano di aver apprezzato quando avevano 20 o 30 anni. Yves ha toccato tutte le vite di tutti loro, in un modo o nell’altro“.
Non ci resta che aspettare…Che abbia inizio il countdown!