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Politica

Consiglio regionale della Campania, parla Nicola Perna

Essere al servizio della comunità e dare impulso a progetti di rilancio e sviluppo del territorio, perché solo valorizzando le risorse locali la Campania tutta potrà diventare il traino di un nuovo e moderno Mezzogiorno.

Sono queste le ragioni che animano la mia candidatura al Consiglio regionale della Campania nella lista ‘Più Campania in Europa’ del partito Più Europa. Una sfida che rappresenta il proseguimento di un cammino nell’impegno sociale iniziato come volontario, e poi come presidente, dell’Associazione Carlo La Catena, il giovane vigile del fuoco napoletano rimasto ucciso a Milano nella strage di via Palestro del 27 luglio 1993. Il mio impegno passa, anzitutto, la presentazione di un programma con punti chiari dai quali intendo partire, se eletto, per dare un contributo concreto al miglioramento del tessuto sociale.

Dare nuovo impulso alle politiche occupazionali è l’obiettivo primario, affinché i nostri giovani non siano più costretti ad emigrare. In quest’ottica solleciterò investimenti concreti sul settore dell’artigianato, di cui Napoli vantava una ricca tradizione che è andata affievolendosi. In secondo luogo, mi batterò per un rilancio concreto di Pozzuoli e dell’area flegrea, tanto decantati da grandi poeti e tanto bistrattati: è necessario pensare per Pozzuoli a un progetto integrato dove turismo, servizi per i visitatori utili a fornire una mappatura facile dei luoghi da visitare, nuove strutture ricettive, potenziamento dei trasporti per le isole e manifestazioni inedite si coniughino alla perfezione.

Non meno importante, a mio avviso, è un aiuto economico ai pendolari: occorre ripensare gli abbonamenti livellandosi in base al reddito, ciò allo scopo di alleggerire le spese affrontate da chi già ogni giorno compie molti sacrifici per raggiungere il lontano posto di lavoro a bordo di mezzi pubblici che non brillano per efficienza e puntualità. E, poi ancora, il progetto per il rilancio del dimenticato Palazzo Fuga a Napoli, che spero possa diventare un polo che comprenda: il più grande museo dell’archeologia greco-romana gestito dal MANN; un centro scientifico universale a cura dei distretti universitari campani per il recupero, la tutela e la valorizzazione del Patrimonio Nazionale artistico/culturale di opere archeologiche; un centro che si occupi anche dell’Osservatorio Nazionale per la tutela dell’ambiente allo scopo di studiare e prevenire le calamità che distruggono i borghi con le loro opere d’arte, le ricchezze delle tradizioni che caratterizzano la nostra “Bella Italia”. Tutto questo senza dimenticare battaglie essenziali per chi è chiamato a rappresentare i cittadini: l’azione di contrasto alla Terra dei Fuochi, a chi inquina e avvelena i nostri luoghi. Ché l’obiettivo è consegnare alle future generazioni un territorio dove non ci sia mai più una ‘Terra dei fuochi’ e un mare avvelenato.

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