Premio Pasquale Squitieri il 27 novembre

E’ stata presentata a Roma mercoledì 11 marzo, giorno in cui si commemora il terzo anniversario della scomparsa di Pasquale, la prima edizione del premio dedicato al Maestro alla quale è stato imposto il nome de “Il piacere della libertà “che si terrà il 27 novembre, giorno in cui si celebra anche la nascita del maestro con una serata ricca di spettacolo, grandi artisti e grandi contenuti.
Il Premio verrà assegnato ai migliori lungometraggi e cortometraggi del cinema italiano. Queste le categorie:
Miglior Film edito, Miglior regista film edito, Miglior Opera Prima edita, Miglior Docu-Fiction, Miglior corto Inedito, Miglior regista corto inedito.
Una rosa di dieci opere per ogni categoria sarà proposta e votata da una giuria di grandi nomi del mondo dello spettacolo come Simona Izzo, Barbara, Alberti e Pippo Baudo.
L’appuntamento è ideato da Ottavia Fusco Squitieri e promosso da Salvo d’Ortona.
CHI ERA PASQUALE SQUITIERI –
Difficile definire un uomo dallo spirito libero e impetuoso come il grande regista, nato a Napoli il 27 novembre del 1938 nel popolare Rione Sanità. La sua vita e per osmosi il suo cinema sono un manifesto di anticonformismo e di libertà di pensiero.
Un uomo che non ha mai avuto paura di cambiare e affermare la propria identità con forza e passione, insofferente ad ogni etichetta, trovando una contiguità, rara nell’arte, tra la vita vissuta e le sue opere. Così il suo cinema è difficile da definire sempre volto a cogliere le incongruenze della società, trattando argomenti controversi e scomodi, portando sullo schermo una cifra stilistica, tanto con il suo cinema storico quanto con quello di attualità, lirica e appassionata, figlia della scuola del suo amato e citato padrino cinematografico Sergio Leone, quanto lo sguardo antropologico di un documentarista nell’osservare il mondo senza filtri o bandiere prestabilite.
Per questo calza a pennello la definizione “Un uomo diversamente vivo” come nelle parole della sua amata moglie e promotrice di questo premio, Ottavia Fusco: “Il piacere della libertà”… Così, in un famoso articolo, Alberto Moravia definiva una delle più invidiabili caratteristiche umane di Pasquale Squitieri: un grande spirito libero, un uomo coraggioso a scapito persino di se stesso, un intellettuale imprevedibile e capace di opinioni sempre originali e fuori da qualsiasi schema. Un uomo senza etichette e per questo etichettato dai nemici
(tanti) e amato dagli amici. Tantissimo. Ho pensato di creare questo Premio per ricordarlo, o meglio, perché non venga dimenticato. Un caro amico mi ha suggerito una definizione per Pasquale, adesso che non c’è più : il “diversamente vivo” . Definizione che condivido e che faccio mia con tutta l’anima “
Fonte: profumodelladolcevita