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Nuovo piano di prevenzione vaccinale-Dott. Volpe: “Il nostro programma vaccinale è di alto livello”

Si è svolto stamattina a Napoli il Corso rivolto a giornalisti e medici “Il nuovo piano nazionale di prevenzione vaccinale-obiettivi nella Regione Campania per tutte le fasi della vita”.

La nostra redazione era presente ed ha avvicinato il dott. Gennaro Volpe.

Laureato in Medicina e Chirurgia presso la Seconda Facoltà di Napoli nel 1988, il dottor Volpe ha conseguito il diploma di specialista in “FISIOTERAPIA” presso la prima facoltà di Medicina e chirurgia di Napoli nel 1991″

Ha conseguito il diploma di specialista in “IGIENE E MEDICINA PREVENTIVA” presso la seconda Università degli studi Napoli nel 1995

Consigliere dell’Ordine dei Medici-Chirurghi e Odontoiatri di Napoli, con funzioni di Tesoriere, dal 1 gennaio 2006 a tutt’oggi.

Presidente dell’Associazione Direttori e Dirigenti Sanitari (A.D.Di.S.) Campania dal gennaio 2006.

Delegato Nazionale dell’associazione Nazionale medici direzione ospedaliera ANMDO

Dott.Volpe c’è ancora poca comunicazione riguardo la vaccinazione. Ne vogliamo parlare ?

In regione Campania fortunatamente stiamo lavorando molto bene. Abbiamo applicato il nuovo piano regionale di prevenzione vaccinale. Stiamo offrendo gratuitamente  a tutta la popolazione i vaccini. Bisogna riflettere sulla prevenzione vaccinale in ambito pediatrico e su questo abbiamo fatto il Calendario della Vita. Garantiamo, quindi, una grande prevenzione a tutti. Dall’altro lato ci siamo organizzati bene anche con vaccini anti-influenzali. Direi, quindi, che il lavoro che stiamo facendo è di alto livello”

La Regione Campania, invece, come comunica con gli istituti scolastici ?

Comunichiamo con i centri vaccinali garantendo agli alunni ed ai genitori una vaccinazione efficace ed immediata”

Vaccinazione significa anche prevenzione. Negli ultimi anni Lei ha notato un incremento in visite di prevenzione in Italia ?

Sicuramente la gente è più attenta alla prevenzione anche grazie al nostro lavoro che è rapido nel comunicare proprio alla popolazione che deve fare tante visite di controllo e le deve fare ripetutamente nel tempo. Non più, quindi, medicina di attesa ma medicina di iniziativa. Non bisogna curare il malato, cerchiamo  col nostro lavoro di non arrivare mai alla malattia. Bisogna investire nella parte territoriale comunque con una comunicazione importante. Solo così facendo possiamo ottenere grandi risultati e meno pazienti negli ospedali”

 

 

Massimiliano Alvino

 

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