Loke intervista Annalisa Palmisano

Tra Heritage e artigianalità, pugliesità e napoletanità, Annalisa Palmisano, 21 anni quest’anno, ha vinto il contest LOKE per Stewart, sbaragliando tutti i suoi concorrenti. Designer fin dalla tenera età, ritraendo parenti e amici, ha continuato ad inseguire l’arte che si è evoluta in amore per il mondo della moda. Non solo. In un continuo gioco dialettico e di rimandi reciproci, in bilico tra tradizione e innovazione, Annalisa propone un’eleganza pragmatica e raffinata frutto della visione di osservare in silenzio, di sperimentare, di stupire. L’abbiamo incontrata.
Stewart è la maison più antica di maestri artigiani nel mondo. Cosa significa creare per un marchio di accessori con un passato cosi importante?
Creare per Stewart è stato un onore per me, una grande opportunità che mi ha permesso di mettermi alla prova con un nuovo progetto. Sono sempre stata legata alle origini e alla tradizione artigiana sartoriale fin da bambina, quindi è davvero un piacere avere a che fare con aziende con gli stessi principi e valori.
Quanto le sue origini hanno influenzato l’estetica del tuo progetto?
Come in tutti i progetti che affronto ho attinto da tutto quello che mi circonda, ma ho tenuto ben saldo come punto di riferimento l’identità del brand, cercando di dare sfogo, nel mio piccolo alla mia creatività.
Passando al processo creativo: da dove sono provenute le ispirazioni?
Per questo progetto mi sono sentita particolarmente ispirata nella creazione della stampa della fodera, in cui ho proposto un “collage” dei volti più noti del cinema e della musica, che hanno fatto la storia. Per il design esterno, invece, ho totalmente cambiato il periodo di riferimento, progettando una traveller bag e una traveller jacket che potessero essere il più vicini possibili ai nostri tempi, con uno stile classico tendente allo streetwear.
Quali sono i materiali utilizzati per il progetto?
Per la traveller jacket propongo un jersey di nylon color sabbia, leggero e pieghevole, per essere riposta al meglio nello scomparto della bag, quest’ultima pensata in pelle scamosciata color sabbia e interni con fodera stampata.
C’è un brand o designer con cui vorresti collaborare in tempi futuri?
Mi piacerebbe iniziare a lavorare subito, dopo aver finito gli studi, vorrei entrare a far parte del vero mondo della moda, vedere dall’interno di un’azienda come questo mondo funziona, dopo averlo studiato teoricamente. Non c’è un brand specifico con cui vorrei collaborare, l’unica cosa che conta per me è fare esperienza, conoscere e imparare cose nuove.
Quali sono secondo te le caratteristiche principali che una borsa deve avere per essere il numero uno di qualità?
Una borsa di qualità, a mio parere, deve essere pratica, comoda e mettibile per il cliente; deve presentare dei materiali di qualità che debbano valorizzare il prodotto e renderlo duraturo nel tempo; deve inoltre presentare un design innovativo e accattivante che invogli il cliente all’acquisto.
Per concludere, se dovessi definire il progetto per Stewart con 3 aggettivi, quali useresti?
Il mio progetto è: pratico, versatile e dinamico, e soprattutto glamour.
Dove ti vedi tra 10 anni?
Tra 10 anni mi vedo indipendente, matura e proiettata in questo mondo, spero tanto di riuscirci, la passione è tanta e anche la determinazione.
Che cos’è LOKE per te?
Loke è opportunità, Loke è futuro, è visibilità. L’idea di creare un contest sui social in questo periodo particolare è perfetta, per continuare a stimolare noi studenti in continuazione, per esprimere noi stessi e metterci a contatto con il mondo del lavoro, per farci sentire vivi, sempre pronti a creare.