HELENA RUBINSTEIN La donna che ha regalato la bellezza alle donne

Io amo le donne. Io amo le storie di donne forti. E quando la storia di una donna straordinaria riesce a fare la differenza quella donna diventa il mio mentore, il mio esempio. Eppure è strano pensare che c’è stato un tempo lontanissimo dove alcune donne sono riuscite, pur avendo contro un mondo maschile per niente generoso, ma dispotico e arrogante.
Una di queste donne è senza ombra di dubbio Helena Rubinstein. La sua storia è pazzesca. Nasce a Cracovia nel 1870 da genitori modestissimi, totalmente dediti al solo culto della religione ebraica e al commercio come unico sostentamento. Prima di otto sorelle, appena ventenne scappa dalla realtà ristretta (sia sociale che mentale) della sua famiglia per trovare fortuna dall’altra parte del mondo, l’Australia. Un caso più unico che raro il suo: una ragazza totalmente sola, piena di sogni e senza sostentamento economico che lascia il suo paese natale con il solo scopo di vivere la sua libertà. La ribelle. Così sarà additata in quegli anni e così vivrà ogni giorno della sua vita facendone un tratto distintivo del suo essere donna.
In Australia inizia il suo sogno di libertà inventandosi una crema per il volto, un unguento che fabbricava nella sua cucina e che inizia a vendere porta a porta. Chiama la sua crema portentosa Valaze e per la prima volta nella storia le donne possono iniziare a non dover più aver paura delle scottature del sole.
Il successo è indecifrabile e da qui a dover produrre il prodotto in laboratorio il passo è breve. In tutta Australia ogni donna usa le sue creme e lei diventa la prima imprenditrice del continente. Non senza intoppi, addirittura legali, dovuti al solo fatto di essere una donna sola e lavoratrice. Arrivano i primi soldi, Helena diventa presto una donna ricchissima, ma i soldi non sono certo il suo punto di arrivo. Lei vuole conquistare il mondo e lo farà. Il potere e la gloria: è questo ciò che vuole. Ma lo vuole da donna, pretende ed ottiene di essere riconosciuta imprenditrice senza alcun sostentamento da parte di un uomo. Al contrario, sarà lei a sostenere i suoi uomini e lo farà con orgoglio, da donna che può permettersi di dare agli uomini e che non è costretta a chiedere nulla come invece fanno tutte le donne in quegli anni.
Conquista l’Europa prima e l’America dopo. Negli anni ‘30 è considerata una delle donne più ricche del mondo, e ogni singolo centesimo è frutto del suo duro lavoro, della sua genialità imprenditoriale e della sua estrema dedizione. Gli uomini devono ascoltarla. Parla il loro stesso linguaggio e siede a tavolo con loro. A capo tavolo a dir la verità, perché la sua è l’azienda più florida del mondo intero. Migliaia i dipendenti in ogni parte del globo, decine le sue fabbriche, centinaia i suoi istituti di bellezza. È la prima ad intuire che le donne hanno bisogno di volersi bene, di proteggersi, di curarsi. Ed incita loro a farlo per se stesse prima di tutto. Le donne hanno il diritto di vedersi belle e per farlo non devono per forza essere approvate dagli uomini. Non devono più specchiarsi negli occhi degli uomini ma possono farlo nello specchio di casa propria, possono sentirsi belle solo per il gusto di farlo.
Un concetto normale oggi ma rivoluzionario per quegli anni. Helena è la donna che ha regalato la bellezza alla donne.
Questo non è un momento felice per la donna. Lo scandalo Weinstein riempie le pagine dei giornali e quotidianamente leggiamo di abusi e violenze. Un mondo dorato che sta mostrando quella faccia che sempre abbiamo sospettato l’esistenza ma che tutti se ne guardavano dal mostrarla. E a farne le spese maggiori sono sempre le donne. Essere femministe oggi è visto ancora con disprezzo da parte di tanti uomini, e sempre troppe donne. Eppure alcune donne hanno cambiato il sistema in un modo così radicale, in tempi così difficili per loro, che sembra assurdo che il concetto di parità, di rispetto sia ancora opinabile.
di Michele Esposito



