GIUSEPPE ZENO
Giuseppe Zeno, è un attore a 360 gradi che evidenzia un’indubbia professionalità che gli deriva dagli studi compiuti all’Accademia di Arte Drammatica ed un grande talento naturale in ogni segmento dello spettacolo, dal teatro all’audiovisivo. Nuovamente in tour teatrale per l’Italia, nonostante i molteplici impegni televisivi, con il lavoro “Il Sorpasso”, tratto dal celebre film di Dino Risi degli anni “60, Zeno è stato di recente particolarmente apprezzato al Teatro Augusteo di Napoli, interpretando magistralmente il ruolo di Bruno Cortona,
Giuseppe Zeno, cosa lo ha spinto ad abbracciare la parte del protagonista de “Il Sorpasso”?
“L’idea è stata del regista Guglielmo Serro con il quale avevo già collaborato in altri lavori in virtù di una sintonia professionale che da tempo si è creata tra noi. Devo ammettere che all’inizio ero molto scettico, perché mi dovevo misurare in un doppio confronto, quello con il testo di un film che è considerato nella filmografia italiana una sorta di “gemma preziosa” intoccabile ed anche e soprattutto con l’istrionico protagonista sullo schermo, Vittorio Gassman, che dette una connotazione ben precisa al personaggio attraverso le sue corde, tramite una cifra interpretativa molto consone a quel periodo storico. Dopo le opportune riflessioni, ho accettato “la sfida”, abbandonando le mie titubanze ed oggi mi sento abbastanza soddisfatto di avere effettuato questa scelta”
Zeno, quanto gli somiglia Bruno Cortona nel privato?
“Bruno è un uomo complesso, “partorito” da tre menti diversi; avessi la sua sfacciataggine, a quest’ora chissà dove sarei! Lo definirei una persona bugiarda onesta cronica che si atteggia alla vita con il piglio di un giocatore d’azzardo, che punta ritualmente ciò che non ha in mano”
Com’è cambiata oggi l’Italia, rispetto all’epoca del film di Risi?
“L’illusione, tipica degli anni “60 si è concretizzata, portanto all’esasperazione la folle corsa verso il benessere; credo che attualmente ci sia bisogno di una bella frenata per dare spazio alla riflessione, all’Otium, nella sua più nobile accezione romana”
Zeno, lei è un attore di Tv molto apprezzato che non rinuncia però al teatro.
“Sono certamente grato alla televisione che mi permette di acquistare tanta popolarità, ma io considero il teatro il mio habitat naturale; basti pensare alla mia formazione artistica che ho acquisito frequentando per tre anni l’Accademia di Arte Drammatica. Il teatro dovrebbe essere il primo step per la professione di attore, trasfondendoti una sicurezza ed una competenza tali da poter affrontare con estrema disinvoltura qualunque provino televisivo o di cinema. “
Qual è il suo prossimo obiettivo?
“Mi piacerebbe confrontarmi con il linguaggio cinematografico; in quell’ambiente esistono molti pregiudizi, spesso si fanno delle scelte a mo’ di accozzaglia di figurine “Panini”, piuttosto che valutare con ponderatezza quali potrebbero essere gli attori idonei a ricoprire determinati ruoli; del resto questo modo di agire, rientra prettamente nella filosofia del nostro Paese”
Il suo sogno nel cassetto?
“Continuare a lavorare con entusiasmo e professionalità, ricevendo gratificazioni dal pubblico. Non ho un’idea precisa sul mio futuro; un giorno forse potrei interpretare un personaggio ancora chiuso nella penna di qualcuno”
Da qualche tempo si discute di frequente di abusi sessuali sulle donne nel mondo dello spettacolo; la sua idea in merito?
“ Non le so rispondere; mi viene solo di pensare alle fulgide carriere di attrici di spessore come Laura Morante e Mariangela Melato”
Maridì Vicedomini