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MARIA GRAZIA CHIURI E IL SUO MESSAGGIO A FAVORE DELLE DONNE. L’ATTUALITÀ CRESCE CON LA MODA

Quando alla direzione artistica di Dior arriva la prima donna in assoluto a coprire questa posizione, anche i messaggi che caratterizzano le collezioni moda acquistano tutto un altro peso. Stiamo parlando di Maria Grazia Chiuri e ne abbiamo la conferma con la sua sfilata di debutto a Parigi, per la collezione Primavera-Estate 2017: creazioni meravigliose che rappresentano perfettamente il nuovo percorso della designer. Con lei, il focus della collezione era sull’abbigliamento diurno, attenzione mai idealizzata dal brand prima d’ora. Ciò ribadì quanto lo sguardo femminile fosse effettivamente il giusto approccio verso il cambiamento. Infatti, dopo il fashion show, la Chiuri dichiarò: << Voglio introdurre nella maison un atteggiamento naturale, vestire le donne per sentirsi a proprio agio, per sentire la loro bellezza >>, introducendo man mano un tema davvero importante e fondamentale, ovvero il femminismo.

Per la sua prima collezione firmata Dior, la designer decise di fuoriuscire dagli schemi e di non basarsi solamente sugli archivi del brand, ma di ispirarsi ad una lettura: Donne che corrono con i lupi di Clarissa Estés, un libro che racconta i tentativi del patriarcato nel sopprimere la forza delle donne nella società. << Quando sei una donna che fa vestiti per le donne, la moda non riguarda solo il tuo aspetto. Riguarda come ti senti e come pensi. Non mi interessano i vecchi stereotipi, di come appare o non appare una femminista. Non credo che ci sia un modo per essere femminista >> queste le parole della Chiuri prima della sfilata della collezione Primavera-Estate 2017. La sfilata si aprì con la modella Ruth Bell che presentava una giacca bianca da scherma, matelassée, e dei pantaloncini sportswear: un vero e proprio “colpo” verso chiunque si aspettasse la solita nota romantica. Ovviamente quest’ultima è poi avvenuta successivamente con gli abiti in chiffon trasparenti, look di tulle e broderie sule tema dell’astrologia e dei tarocchi, ma sempre con degli importanti collegamenti al potere della donna, come ad esempio alla forza di madre Terra. Ma il pezzo forte della sfilata sono state delle semplici t-shirt, che hanno fatto parlare di sé per degli slogan riportati: Dio(r)evolution e We should all be feminists.  Una vera e propria dichiarazione di emancipazione dagli stereotipi e dai limiti. 

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