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Epilogue: Gucci tra moda ed occhiali

Epilogue, è stata la presentazione della attesissima collezione Resort 2021 di Gucci, l’ultima del brand prima di passare ufficialmente al modello di due show l’anno annunciato da Alessandro Michele con gli Appunti dal Silenzio lo scorso maggio. Un titolo simbolico, l’atto conclusivo di una storia che ne distilla il significato finale e in questo caso anche il punto di arrivo di un’indagine intorno al significato di fashion che il designer romano ha definito «una fiaba in tre parti». La fine simboleggiata da questa collezione, nelle parole di Michele stesso: «Sembra quasi un’overture. Uno spartiacque che chiude e apre al contempo, la soglia di un nuovo inizio, a partire dalla quale immaginiamo il domani». Il primo atto di questa storia è stato lo show FW20 di Gucci dello scorso febbraio durante il quale il backstage della sfilata è stato messo in prima linea in un atto di decostruzione del rituale della classica sfilata di moda. Il secondo atto è venuto con la campagna The Ritual, in cui Michele ha lasciato le redini della direzione artistica agli stessi fotografi e modelli rendendo la campagna espressione corale e non più unilaterale. Il terzo atto, l’Epilogo di questo arco narrativo appunto, è stato celebrato con un live-stream di dodici ore durante il quale outfit e accessori sono stati indossati dagli stessi creativi che li hanno disegnati, sono quindi i membri del design team di Gucci a diventare il volto del brand, permettendo agli spettatori, al contempo, di guardare nei retroscena dello shooting della nuova campagna, rompendo lo schermo fra realtà e finzione e smontando il fascino della moda rivelandone gli ingranaggi e i loro movimenti. Quanto alla collezione stessa, la veste grafica della presentazione è creata secondo lo stile degli stessi look pre-sfilata, con i modelli vestiti in piedi davanti a uno sfondo neutro con numero del look e nome del modello a lato, con la naturalezza dei volti e dei corpi dei designer che viene esaltata, anche nelle sue imperfezioni, dall’esuberanza degli abiti e grande risalto degli occhiali indossati. Le foto sono decorate da finti post-it e note a margine che esplicitano il nome e il ruolo all’interno del team di Gucci di ciascuno dei designer che fa da modello per i look. I look dei modelli sono l’ennesimo omaggio alla cultura anni ’70, una direzione stilistica che acquista ancor più senso se si pensa che lo show avrebbe dovuto svolgersi a San Francisco, capitale dei diritti civili. La collezione Resort 2021 Epilogue di Gucci ha segnato la fine della Milano Digital Fashion Week e speriamo anche la fine dei virtual show. La sfilata può essere anche presa come esempio di un capitolo finale della brevissima era dei Phygital Show, un format tanto nuovo quanto ambiguo con il quale il mondo della moda e del design è stato costretto a scendere a patti negli ultimi mesi, con risultati non sempre eccellenti. Se il “prodotto” finale della presentazione della Collezione Gucci è stato interessante, tanti altri brand in queste settimane hanno dimostrato come la propria reputazione non è esente da defaillance quando confrontati con la novità di un nuovo instant-media. Una sola cosa è davvero chiara: questo Epilogo segnerà un nuovo inizio per l’industria oltre che un ritorno alla normalità delle passerelle, degli showroom, degli stand e delle manifestazioni espositive professionali, di cui si sente una fortissima mancanza.

Fonte Platform-optic.it

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