Gucci ultimamente non riesce a non far parlare di sé! Ovviamente parliamo di popolarità positiva, in precedenza grazie alla campagna Love Parade con diversi volti dello spettacolo, e adesso grazie al progetto Gucci Vault, introdotto inizialmente lo scorso settembre durante la Milano Fashion Week. Possiamo dire che il piano Vault è una delle iniziative più interessanti che rientrano nelle celebrazioni del centenario della maison. Lo si può considerare come una sorta di concept store, nel quale si creano legami tra passato, presente e futuro, in un luogo on-line, che va oltre i confini del tempo e dello spazio, aperto a varie e differenti contaminazioni espressive ed estetiche. Il direttore creativo Alessandro Michele infatti lo definisce come un laboratorio aperto dove far entrare nuovi agenti chimici per continuare a sperimentare.
Insomma, Gucci Vault è il modo in cui Gucci affronta e riflette sui valori della moda e della cultura, da ieri al domani. Con il primo lancio del sito si è stato messo a disposizione rari pezzi vintage e un imponente sezione dedicata ai nuovi designer emergenti: qui troviamo alle creazioni di Cormio, Bianca Saunders, JORDANLUCA e molti altri ancora. Inoltre, è anche lo spazio grazie al quale sono state inaugurate nuove collaborazioni, come quella con COMME des GARCONS, ed è il mezzo attraverso il quale quest’ultime sono approdate nel metaverso, grazie agli NFT creati con SUPERPLASTIC. Periodicamente, per dare l’illusione di un universo in continuo cambiamento, gli scaffali virtuali vengono riforniti con nuovi drop.
In questo caso a noi interessa la proposta di febbraio che si concentra sulla distribuzione di alcune aziende storiche e di una serie di etichette modificate. Nel progetto troviamo Delvaux, che è una delle più antiche pelletterie di lusso e Charvet, camiceria inaugurata a Parigi nel 1838. I due marchi hanno ideato una capsule collection con i modelli d’archivio rieditati. Immancabili nel progetto Vans, ERL, Wales Bonner e Martine Rose, con i loro iconici item.
