INTERVISTA A BENEDETTA MAIONE “MESSY FEED MESSY MIND” DALL’ ORDINARIO ALLO STRAORDINARIO: ECCO LE CREAZIONI DI UNA GRAPHIC DESIGNER MADE IN NAPLES


Da Chanel a Prada. Passando per Gucci, Dior, Bottega Veneta. Bendetta Maione, graphic designer napoletana, con il suo stile messy fa del luxury brand a volte “ordinario” una creazione straordinaria, condividendo le emozioni contrastanti di un periodo così incerto. Un anno fa gli influencer si sono ritrovati a casa: niente sfilate a cui assistere dalla prima fila né eventi in cui farsi immortalare nell’ultimo look, in pieno lockdown e senza un manuale d’istruzioni su come modificare la propria comunicazione in tempi di pandemia. Come si parla di moda in un anno in cui si è comprato meno? Le creazioni di Bendetta, sdoganano ogni tipo di comunicazione avvicinando l’Olimpo del lusso ai comuni mortali. Di seguito l’intervista a cura di Giulia Asprino.

Domanda: Parlaci di te e di cosa ti occupi negli ultimi 5 anni della tua vita.
Risposta: Classe ’91, nata sotto il segno dell’acquario (da cui prendo tutte le caratteristiche) , napoletana 100% , sono una graphic designer e content creator a 360 gradi. Sono una filter creator. Insomma mi occupo di design e grafica in tutti i sensi.
Domanda: Come nascono le tue creazioni? A quali modelli ti ispiri? Ti consideri una fashion victim? E quanto è importante l’essere fashion per te?
Risposta: Curiosità per il mondo circostante. Mi ispira il dettaglio, basta un particolare, durante la giornata, ad attirare la mia attenzione e a darmi l’input giornaliero. Diciamo che sono una fashion victim sbagliata, sono vittima dei brand per quel che concerne la ricerca, amo aggiornarmi, vedere le sfilate, ma non ne sono vittima nella vita quotidiana. Mi vesto molto alla sans façon, o come si dice a Napoli “a sentimento”, poco moda e molto in base all’umore.

D: Quante ore dedichi alla tua immagine social?
R: In realtà i miei social hanno subito un mutamento. Prima moltissimi outfit , sneakers, borse (che colleziono). Oggi si vedono molto di più i miei artwork. Non bado molto al feed anzi, come nella mia bio “messy feed, messy mind”. Ho un feed disordinato come la mia mente.
D: Sulla base di quali criteri crei contenuti per le tue storie su Instagram?
R: Criteri abbastanza scriteriati. Qualsiasi cosa attira la mia attenzione, un fiore, un tramonto, un sorriso. E poi anche i miei outfit scriteriati, perchè no.

D: Quali sono i tuoi prossimi lavori?
R: Ho in cantiere tantissimi progetti con brand e realtà davvero importanti. Da napoletana sono molto scaramantica e quindi non scenderò nei dettagli , prima faccio e poi parlo, però sono davvero fiera e orgogliosa di queste future collab.
D: Progetti per quest’estate?
R: Viva l’Italia e viva la mia regione: la Campania.
Supporterò i miei luoghi e sarò in pianta più stabile ad Ischia e allo stesso tempo mi addentrerò in tutti i nostri meravigliosi e invidiatissimi posti di mare.
D: Il tuo motto nel linguaggio degli ashtags!
R: #withsacrificetofortune

D: Quali sono le cose più importanti nella società in cui viviamo oggi, secondo te?
R: Per il lavoro che faccio ti direi “purtroppo” l’immagine. Ma io credo ci voglia più sensibilità e intendo in tutti i sensi. Sensibilità per l’arte, sensibilità verso il prossimo e l’immedesimazione.
D: Qual è il Fashion brand che “ti rappresenta” di più e perché?
R: Prada. Ha mille volti, si reinventa è al passo coi tempi mantenendo ferme le sue origini: è uno status symbol.