Il nuovo cd jazz di musica e cultura : “L’ammore è sulo ‘na parola”

Nasce un nuovo progetto jazz “L’ammore è sulo ‘na parola” dove 4 artisti eterogenei coniano un crossover #NuevoFlamencoNapoletano per raccontare le dominazioni a Napoli attraverso la musica.
Il Jazz è sempre stato un crossover culturale notevole dove ogni musicista ha sempre filtrato il linguaggio attraverso la propria cultura personale (il background) e ne ha foggiato uno nuovo.
Un progetto musicale che vede quattro artisti tutti diversi tra loro. Max Puglia, che è il compositore, l’arrangiatore e l’anima del progetto, è un musicista che attinge allo spanish flavour, al Flamenco Style, ma nel contempo, i suoi arrangiamenti sono influenzati dagli intrecci, vocali e melodici, della coppia Mays-Metheny. Savio Arato è la voce strumento, dove è innegabile che il suo bagaglio Napoletano lo abbia fatto convergere sui testi di Viviani, che filologicamente è il compositore tradizionale più jazz che si sia avuto all’ombra del Vesuvio. Mario Nappi, il pianista, concentra tutto il suo lavoro verso il Jazz, con cambi armonici, un linguaggio Evansiano e digressioni dal materiale compositivo. Enzo Anastasio, il sax soprano, porta la giusta energia a quei picchi che la musica classica segna sullo spartito come “fortissimo.
Da 4 musicisti così diversi tra loro ci si poteva aspettare un melting pot ed invece ne è scaturito un lavoro fresco, dove la cantabilità e la musicalità mette tutti d’accordo e “pettina” le notevoli composizioni di Max Puglia che sfuggono ogni 3 minuti alla logica ormai trita e ritrita dello “standard” (melodia, accordi, assoli e scambi).
Un quartetto che piace molto al pubblico. Nella loro prima uscita, il 7 agosto al San Laise Jazz, dove si è registrato il tutto esaurito, il pubblico è risultato essere parte attiva della serata con un finale di partecipazione ritmica e vocale degli spettatori che non smettevano di cantare dando vita ad uno scat melodico onomatopeico e tantrico.
Nasce così, finalmente, una via napoletana del Jazz che non ammicca né copia, e, soprattutto, non annoia.