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Alfredo Troise: “Dipingo per di[S]petto”

Alfredo Troise detto Artista del disagio, alla tenera età di 6 anni gli é stata diagnosticata la Sindrome neurologica di Tourette.

Nel corso degli anni, e con la presa di coscienza di essere affetto da un disagio irreversibile, ha vissuto una sorta di sfida verso sé stesso e verso la realtà circostante, non priva di pregiudizi.

Il dis-petto é stato il leit motiv della sua arte, parola quindi a doppio senso, se da un lato il dispetto era verso coloro che potevano ritenerlo un invalido dall’altro lato la sua risposta é avvenuta per mezzo del dialogo con la pittura.

Dis-petto quindi é il saper prendere di petto l’affezione e portarla ad un livello di arte, unica nel suo genere.

Tema principale delle sue opere é l’occhio, che può essere inserito nella spirale dialettica, dove la tesi é il disagio stesso, l’antitesi, il superamento di occhi indiscreti, ora quelli sui, che osservano e scrutano la realtà, ora quelli precomprensivi che non esitano a sillabare lo scherno.

Pertanto le sue opere possono essere inseriti nel contesto pedagogico-didascalico, educare all’osservazione con la peculiarità di voler andare oltre l’apparenza.

“DIPINGO per DI[S]PETTO”
Personale di pittura 8/12 Luglio
duemila diciannove
Villa Fernandez Via Diaz,140 – Portici – (Napoli)

Curatore evento espositivo Paky Romano

Buffet con degustazione di prodotti tipici dell’area Vesuviana e vini offerti da Ciruzzo Ciccone di “Accussí sapurito”

_Ingresso gratuito_

 

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