Diego Vitagliano: la pizzeria napoletana è ancora la numero uno della 50 Top Pizza Italia 2024
Da qualche anno, la pizzeria napoletana del maestro degli impasti Diego Vitagliano è ancora la numero uno della 50 Top Pizza Italia 2024, celebre classifica che incorona le migliori pizzerie in giro per il mondo. La sua “10” Pizzeria di Bagnoli a Napoli condivide il gradino più alto del podio con “I Masanielli” di Francesco Martucci, suo amico e collega.
Sei considerato uno dei migliori pizzaioli al mondo, e la tua passione per la pizza è contagiosa. Come è nata la tua passione per la pizza? Cosa ti ha spinto a fare di questa arte il tuo lavoro?
La mia passione per la pizza è nata per volere di mio padre che a 14 anni mi portò in una pizzeria storica a Napoli, perché non volevo studiare. Lì ho scoperto un mondo affascinante e ho capito che volevo farne la mia professione. Mio padre ci aveva visto lungo.
Qual è il segreto per preparare una pizza perfetta? Ci sono ingredienti o tecniche particolari a cui non rinunci mai?
Il segreto per una pizza perfetta sta nell’esperienza, nella tecnica e nella scelta degli ingredienti giusti. È fondamentale rispettare le temperature, le quantità del sale e le tempistiche. Non rinuncio mai alla tecnica indiretta ovvero uso un pre fermento in tutti i miei impasti e utilizzo sempre ingredienti freschi e di qualità.
Qual è la pizza più richiesta dai tuoi clienti e qual è la tua preferita?
Le pizze più richieste dai miei clienti sono le classiche Margherita, Marinara e Capricciosa. La mia preferita, però, è una pizza provola e pepe, ingredienti semplici ma di altissima qualità.
Come vedi l’evoluzione della pizza negli ultimi anni? Ci sono nuovi trend che ti incuriosiscono?
Negli ultimi anni, il mondo della pizza ha assistito a una vera e propria rivoluzione. Sono emerse nuove tendenze che hanno portato a sperimentare con ingredienti e tecniche innovative. In alcune pizzerie napoletane, ad esempio, si possono trovare pizze con impasti più soffici o croccanti, con l’aggiunta di cereali o altri ingredienti particolari. Questa varietà di proposte riflette una tendenza più generale alla globalizzazione, che porta a una contaminazione tra diverse culture gastronomiche. Tuttavia, è importante non dimenticare la tradizione. Nonostante le novità, la pizza napoletana classica rimane un punto di riferimento per gli amanti di questo piatto. La scelta degli ingredienti di alta qualità e la lavorazione artigianale dell’impasto sono fondamentali per garantire un prodotto di eccellenza.
Hai partecipato a molte competizioni e hai vinto numerosi premi. Qual è stato il momento più emozionante della tua carriera?
Ho vinto tantissimi premi in questi anni, soprattutto negli ultimi 13. Nella classifica americana “Big 7 Travel”, sono primo da due anni nel mondo. Gambero Rosso, mi ha assegnato il punteggio più alto, che è il massimo ottenibile. Ma il momento più emozionante è stato entrare nella classifica Top 50 Pizza, delle migliori pizze al mondo, classifica stilata dalle guide più autorevoli del settore. Sono primo in questa classifica da ben tre anni.
Cosa significa per te essere considerato un’icona della pizza?
Essere considerato un’icona della pizza è un grande onore, ma anche una grande responsabilità. Significa essere un punto di riferimento per molti giovani pizzaioli e cercare di tramandare la tradizione. Significa tanto per me, è il risultato di grandi sacrifici, non mi sono mai risparmiato.
Hai qualche consiglio per i giovani che vogliono diventare pizzaioli?
Il mio consiglio per i giovani che vogliono diventare pizzaioli è quello di lavorare sodo e non avere paura di sporcarsi le mani. Studiare tantissimo la pizza ma anche le lingue straniere. Io ho imparato l’inglese e lo spagnolo, sennò avrei avuto molte difficoltà. È un mestiere difficile, ma molto gratificante.